25 luglio 2022
Sono iniziati i lavori di riqualificazione e valorizzazione del Cortile di San Cosimato nell’Ospedale Regina Margherita a Trastevere (RM). L’intervento è sostenuto dal FAI e Intesa Sanpaolo con un finanziamento di 8.000 euro assegnato sul Bando “I Luoghi del Cuore” nel 2021 e cofinanziato dall’Associazione Trastevere Attiva ODV in rete con altre realtà del territorio per restituire al quartiere un’oasi di pace e cultura.
Grazie alle 4.974 persone che hanno votato il Cortile di San Cosimato in occasione della decima edizione del censimento nel 2020, è stato possibile per l’Associazione candidare un progetto per il Cortile di San Cosimato sul Bando per la selezione degli interventi che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni edizione del Censimento. Il progetto è stato accolto e ha ottenuto il finanziamento di FAI e Intesa Sanpaolo.
Questa vittoria per il Cortile di San Cosimato ha ricevuto una spinta significativa attraverso l’attivazione dell’Associazione Trastevere Attiva ODV che ha raccolto i voti con il desiderio di veder rinascere il cortile a beneficio di tutto il Rione, rendendolo uno spazio di aggregazione, anche attraverso un calendario continuativo di eventi culturali e artistici.
Il Cortile fa parte del complesso edilizio che il Comune di Roma requisì nel 1891 per farne uno spazio per anziani e che nel 1960 divenne Ospedale con il nome di Nuovo Regina Margherita, progettato negli anni Sessanta dall'architetto Alegiani e dall'ingegnere Secchi, inaugurato nel 1970 e tuttora in funzione. Di proprietà della ASL Roma I, il cortile faceva parte di un monastero benedettino dedicato ai Santi Cosma e Damiano, sorto nel sito della Naunachia Augusti, detto in mica aurea per la presenza di sabbia dell’arena fluviale di colore giallastro. Ospita la chiesa del X secolo che sorge sull’area che corrisponde all’antico Campus Brutianus dei legionari. Oggi l'unico segno della presenza dell'antico monastero sull'omonima piazza di S. Cosimato è il grazioso protiro d'ingresso, sostenuto da due colonne e con una sopraelevazione del XII secolo che un tempo permetteva l'accesso al complesso monastico.
Attualmente il cortile necessita di una riqualificazione progettuale e strutturale; è fruibile solo in occasione della funzione religiosa domenicale e non svolge alcuna funzione sociale in un rione povero di spazi rigeneranti e capaci di favorire il ritrovare il “senso di comunità”. Il progetto proposto da Trastevere Attiva vuole, non solo valorizzare il patrimonio storico-culturale di questo prezioso sito, luogo di grande bellezza inespressa, ma anche trasformarlo in uno spazio salutare a favore di tutto il Rione: arte, storia e bellezza potranno essere gli elementi di una “integrazione sociale rigenerativa”. Un’oasi di pace e cultura, per un rione soggetto a una progressiva disgregazione del tessuto connettivo sociale.
Proprio per ricostituire questo “senso di comunità” l’Associazione ha promosso il “fare rete” con le altre realtà del territorio. Hanno scelto di aderire e sostenere il progetto le scuole del quartiere: Istituto comprensivo “Regina Margherita”, Istituto comprensivo “Via Fabiola”, Istituto comprensivo “Teresa Spinelli”; i centri istituzionali: Municipio Roma I Centro, Centro Anziani Trastevere – Municipio I, Centro Giovani – Municipio; le associazioni di teatro e musica: Teatro Argot, Teatro Trastevere, Résonnance Italia e altre associazioni di sport e comunicazione: Rivista di quartiere “Il Ventriloco”, UISP Sport per tutti – Comitato di Roma.
In accordo con la Direzione U.O.C - relazioni con i cittadini, comunicazione e relazioni istituzionali della ASL Roma I saranno organizzate attività gratuite per varie fasce di età da svolgersi nel cortile per ritornare a socializzare in serenità.
In una seconda fase progettuale Trastevere Attiva si occuperà anche di ricostituire l’hortus conclusus con le piante medicinali che si pensa fossero a disposizione del monastero già dal XII secolo: i bambini delle scuole di quartiere potranno effettuarvi visite didattiche.
«Il FAI è lieto di sostenere questo intervento di riqualificazione, a favore di un luogo che, oltre alla sua valenza storica e architettonica, ne riveste soprattutto una sociale. La coesione delle comunità locali, il cui territorio di riferimento, in una grande città, coincide spesso con la dimensione del quartiere, si alimenta dall’avere un luogo di frequentazione di riconosciuto valore identitario, come ha mostrato la raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 per il Cortile di San Cosimato. L’auspicio è dunque che il Cortile possa presto diventare un luogo vivo e vissuto, piccolo fulcro culturale per il quartiere di Trastevere», commenta Federica Armiraglio, Responsabile del progetto “I Luoghi del Cuore”.
L'XI censimento è aperto. Fino al 15 dicembre puoi votare i luoghi che ami.