Tra gli ultimi edifici di propaganda fascista, il Comando della GIL sorge, su progetto di Eliseo Mocchi nel 1938.
Destinato a completare la grande “vetrina fascista”, dal Ponte dell’Impero all’Istituto Bordoni, come la Casa del Balilla, si compone di solidi volumi, caratterizzati da rivestimenti lapidei che si alternano a paramenti diversi. L’edificio appare meno emergente e di impatto rispetto alla Caserma e alla Casa del Balilla: va ricordato però che non si completarono mai alcuni tagli viari, tra il Comando GIL e la Caserma, che lo avrebbero minimamente isolato, valorizzandone i prospetti.