Dal punto di vista architettonico si presenta come un edificio a pianta longitudinale, monoabsidato, con scansione interna a tre navate divise da colonne in pietra sbozzata. Le colonne, tutte di reimpiego, sono provviste di capitelli di cui due corinzi, di età romana, due con una corona di foglie lisce di epoca medievale (XI sec.) e due di età più tarda. Le colonne si presentano distribuite in due serie da quattro, interrotte da due pilastri in pietra con semicolonne addossate. La pavimentazione è composta da formelle policrome di marmo miste a cotto, combinate secondo motivi geometrici. La tecnica utilizzata è quella dell’opussectile (visibile lungo il lato meridionale della Chiesa). Lungo i lati si alternano tasselli ottagonali in marmo colorato e cotto, mentre nella navata centrale si trova un mosaico realizzato con blocchetti di calcare e marmo policromo, risalente probabilmente alla ristrutturazione totale che interessò l’edificio tra XI e XII secolo.
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Dal punto di vista architettonico si presenta come un edificio a pianta longitudinale, monoabsidato, con scansione interna a tre navate divise da colonne in pietra sbozzata. Le colonne, tutte di reimpiego, sono provviste di capitelli di cui due corinzi, di età romana, due con una corona di foglie lisce di epoca medievale (XI sec.) e due di età più tarda. Le colonne si presentano distribuite in due serie da quattro, interrotte da due pilastri in pietra con semicolonne addossate. La pavimentazione è composta da formelle policrome di marmo miste a cotto, combinate secondo motivi geometrici. La tecnica utilizzata è quella dell’opussectile (visibile lungo il lato meridionale della Chiesa). Lungo i lati si alternano tasselli ottagonali in marmo colorato e cotto, mentre nella navata centrale si trova un mosaico realizzato con blocchetti di calcare e marmo policromo, risalente probabilmente alla ristrutturazione totale che interessò l’edificio tra XI e XII secolo.
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