IL SALOTTO DEL BAROCCO TERMITANO, UNO SCRIGNO CHE RACCHIUDE AL SUO INTERNO PREGIATI STUCCHI E AFFRESCHI, RICCHI E SFARZOSI (TIPICI DEL '600 SICILIANO), LA VISTA DELL'INTERNO VI LASCIERA' STUPITI PER LA SUPERBA BELLEZZA. PURTROPPO L'EDIFICIO A CAUSA DELL'UMIDITA' RISCHIA GRAVI DANNI STRTTURALI E LA TOTALE COMPROMISSIONE DEGLI AFFRESCHI E DEGLI STUCCHI. PER EVITARE CROLLI, LA VOLTA INSIEME ALL'ARCO DELL'ALTARE MAGGIORE E' GIA' STATA IMBRACATA DA UNA STRUTTURA IN LEGNO. DESCRIZIONE DELLA CHIESA: Il complesso consta di due chiese sovrapposte: quella inferiore, ad aula quadrata, fu realizzata nel sec. XV, mentre del sec. XVII venne costruita la chiesa superiore, ad aula unica di tipo gesuitico, coperta da volta a botte e cappelle laterali comunicanti tra loro. Con la nuova configurazione l'edificio inferiore venne trasformato in cripta. Il sito sarebbe stato interessato dalle strutture difensive della città già in epoca ellenistico - romana, successivamente utilizzate dagli arabi. Tali strutture sarebbero entrate a far parte dell'attuale complesso religioso e, in particolare, del suo campanile. Il complesso deve il suo aspetto attuale ai lavori ultimati a metà del XVIII secolo. Il campanile si erge a fianco dell'abside nelle forme di una possente torre a base quadrangolare che anticamente veniva chiamata Torre dei Saccari (di evidente origine araba, Saqqarah- rocca). Nella parte sommitale, all'altezza della copertura, sono visibili dei pennacchi che forse raccordavano la struttura ad una copertura a cupoletta, tipica dell'architettura arabo-normanna. LE OPERE PITTORICHE CUSTODITE AL SUO INTERNO: Tela di notevoli dimensioni con San Benedetto che resuscita un confratello di Mattia Preti Quadro raffigurante la Madonna del Rosario di Tommaso Pollace del 1782 Quadro con la Madonna della Lettera con anime purganti di Tommaso Pollace del 1782 Quadro raffigurante S. Orsola e le vergini, di autore ignoto Decoro ad affresco delle volte dell'aula e del coro, Gloria della Croce e le Virtù in medaglioni laterali, opera di Alesio Geraci (1763) ritenuto stilisticamente vicino al Sozzi e al D'Anna. CURIOSITA': Nella definizione dell' assetto del complesso religioso ha avuto un ruolo determinante l' istituzione, al suo interno, della Compagnia dei Neri (nobili caritatevoli che avevano il compito di seppellire i poveri e per non farsi riconoscere usavano i cappucci neri) che, nel 1674, destinò la chiesa inferiore a catacomba della stessa Compagnia: ancora oggi vi si trovano i resti di vari personaggi del passato. Tra questi il sacerdote e dottore Vincenzo Impallaria che morì in fama di santità l'8 febbraio 1699. Una leggenda termitana tramandata che dopo la sua morte, durante la notte, egli si aggirasse ancora per il quartiere di S. Orsola a confortare gli afflitti, consumando di conseguenza le suole delle scarpe. I devoti così erano soliti portare ogni 8 febbraio presso la sua tomba un paio di scarpe nuove, che andavano a sostituire quelle consumate.