In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La Chiesa di S. Giovanni Battista a Grottammare sorge sul lato meridionale della Piazza principale del centro storico, con facciata ottocentesca secondo i canoni della Controriforma, a cui si ispirò l'architetto Ticinese Pietro Maggi, riaffermati nella metà del Settecento, negli anni del pontificato di Benedetto XIV (1740-1758), e si adegua alla sobrietà dell'architettura voluta da Sisto V e all'atteggiamento rigoristico di Monsignor Bacher. La chiesa presenta tre ingressi, che ripropongono il typum Trinitatis delle basiliche paleocristiane riaffermato da San Carlo Borromeo.

Il Progetto secondo cui operò il Maggi prevedeva la completa demolizione della chiesa originaria che , vista l'origine di pievania e la consacrazione a S. Giovanni Battista , probabilmente fu costruita intorno al IX-X secolo ed era orientata ortogonalmente rispetto all'attuale e di dimensioni ridotte. Iil primo accenno relativo alla chiesa si trova in un documento del 1391 in cui si parla della " Ecclesia Sancti Johannis"La pievania fu ampliata probabilmente tra il 1620 e il 1624, come si legge in un atto notarile del 1772.Il nuovo edificio venne realizzato nel 1802 come testimonia la data inciso sul mattone collocato sul lato occidentale.La chiesa venne restaurata nel secondo decennio del XX secolo e interamente decorata dal pittore sambenedettese Giuseppe Pauri

La chiesa è a navata unica con volta a botte ribassata, suddivisa in cinque campate . Le pareti della chiesa sono interamente ornate da una trabeazione dorica su lesene, semicolonne e colonne scanalate e rudentate che si staccano dalla parete per sottolineare il presbiterio e la campata d'ingresso. L'altare principale, dotato di timpano triangolare sporgente determina una struttura a edicola classica. La nicchia centrale ospita la statua lignea della Madonna Addolorata. I due altari laterali, con i busti reliquiari di Santa Lucia e di San Giovanni Battista, sono entrambi in stile barocco. Il programma iconografico della chiesa si svolge su tele riportate al soffitto: inizia, al di sopra dell'altare maggiore, con un dipinto raffigurante San Giovanni nel deserto e, ai lati, i due patroni di Grottammare, San Patrizio, a destra, e San Paterniano, a sinistra, continua poi nella volta della navata con la Glorificazione di San Giovanni Battista e il Compianto di Cristo. Accanto alle finestre si trovavano quattro tele che raffiguravano gli evangelisti, oggi rimosse. Le scene sono collegate da elementi decorativi che presentano evidenti richiami al decorativismo liberty.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La chiesa, riaperta al culto dopo un attento restauro terminato nel 2002, oggi è anche sede del Museo Sistino di Grottammare, che è inserito nella rete di musei di arte sacra promossa dalla Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto. Il museo conserva numerosi oggetti sacri provenienti dalle chiese di Grottammare All'interno della Chiesa potrete ammirare molti oggetti importanti appartenuti a Papa Sisto V che sottolineano il legame importante che sempre ebbe con la sua terra. Ad esempio una medaglia in bronzo che ricorda la costruzione della chiesa di Santa Lucia ,e un calice appartenuto proprio a Felice Peretti. Tra le altre cose è visibile gran parte del parato pontificale che Sisto lasciò alla cattedrale di Montalto Marche e il Cristo del XIII secolo proveniente dal Convento di San Francesco alle Fratte, dove Felice Peretti prese i voti. Tra le opere in esposizione, due pannelli supersiti di un polittico dovuto a Vittore Crivelli (secolo XV), la Madonna in trono con Bambino tra i santi Gabriele arcangelo e Luca (o Tommaso apostolo) di Vincenzo Pagani (XV-XVI sec.), la "Madonna del Carmelo", attribuita a Ubaldo Ricci (Fermo, 1669-1732)

Testo scritto da GRUPPO FAI DI SBT

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Apprendisti Ciceroni Liceo Linguistico "Capriotti" e Ipsia Sbt