L'edificio, preceduto da un portico ad una sola campata dotato di gradinata sui tre lati, è a navata unica, compartito secondo il tradizionale schema longitudinale di aula, presbiterio e coro. L'aula rettangolare è fiancheggiata da tre coppie di cappelle, delle quali, quelle mediane presentano maggior larghezza e più complessa elaborazione spaziale. Esse sono infatti dotate, sulla parete di fondo, di uno sfondato in forma di arco, destinato sin da principio ad accogliere un altare in muratura. Tutte le volte sono a botte, pressocchè a tutto sesto, traforate da unghie sferiche che inquadrano false finestre, al di sopra delle cappelle e sulla metà del presbiterio. La volta dell'abside è a catino semisferico. La volta del protiro è a vela. La compartimentazione interna è costituita da lesene con capitelli riconducibili all'ordine dorico, basate su plinti di lineamento estremamente semplice, sormontate però da trabeazioni piuttosto elaborate. Gli archi delle cappelle si inseriscono tra le lesene, quasi a ricordare il classico schema tablarium, tipico di moltissime chiese post-tridentine. La rielaborazione degli ordini qui presentata, fa pensare al seicento maturo, ed in particolare all'ambiente culturale piemontese, che risente dell'influenza delle figure dei Castellamonte.