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Ubicata nel cuore del centro storico cittadino, la Chiesa della Santissima Annunziata si staglia su un promontorio a picco sul mare e per la sua incomparabile posizione fu tanto amata da artisti del passato, da Pitloo a Gigante.
L'edificio fu fondato dal vescovo Giovanni Cimino tra il 1320 e 1330, che trasferì la sede dell'antica diocesi dalla Marina d'Equa all'attuale centro cittadino. La chiesa fu sede vescovile fino alla morte del vescovo Michele Natale, deceduto nel 1799. Nel corso dei secoli essa ha vissuto numerosi rifacimenti, tra i quali furono significativi quelli eseguiti tra il 1773 ed il 1792 per volere del vescovo Paolino Pace, che riguardarono principalmente le modifiche della facciata.
La chiesa originaria fu costruita in stile gotico, di cui rimangono pochi elementi, tra i quali spicca l'abside di forma pentagonale con volta a costoloni, un tempo decorata da affreschi, di cui restano pochi frammenti. L'antica cattedrale ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso del tempo e l'originario aspetto gotico risulta in parte alterato: la sua facciata infatti si presenta in stile barocco in seguito al rifacimento avvenuto alla fine del XVIII secolo. All'interno l'edificio ha un impianto a tre navate, decorate da numerose opere realizzate da celebri artisti tra i quali Giuseppe Bonito, Armando De Stefano e Francesco Palumbo. Quest'ultimo fu anche l'autore degli affreschi che decorano la sagrestia, raffiguranti i vescovi di Vico Equense, dei quali la chiesa ospita alcune sepolture assieme a quelle di importanti personalità, come il giurista Gaetano Filangieri. L'edificio è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1980 ed in seguito oggetto di importanti interventi di restauro, eseguiti alla fine del XX secolo. Dopo un periodo di quasi vent'anni la chiesa ha riaperto le sue porte al pubblico nel 1995.
Le giornate FAI costituiranno occasione per conoscere e approfondire le vicende storiche e artistiche della chiesa della Santissima Annunziata, strettamente connesse a quelle della città di Vico Equense. Durante il percorso sarà inoltre possibile visitare il museo dell'antica cattedrale cittadina che conserva le memorie dell'edificio.
Istituto Polispecialistico San Polo e Volontari FAI