I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
CASTELLO DI PIANETTO

CASTELLO DI PIANETTO

GALEATA, FORLI CESENA

591°

POSTO

4

VOTI
Condividi
CASTELLO DI PIANETTO
Sorto probabilmente su precedenti fortilizi altomedievali e appartenuto alla Diocesi di Forlimpopoli, nel 1209 il Castello venne dato in dote dall'imperatore Ottone IV alla contessa Gualdrada, sposa di Guido Guerra III il Vecchio. Dal 1213 al 1228 costituì il principale edificio militare sottoposto alla vicina abbazia di Sant' Ellero - il più importante centro di potere ecclesiastico nella Val Bidente medievale - e tornò nelle mani di quest'ultimo a più riprese. Nel 1424 il castello fu conquistato da truppe viscontee per poi essere ripreso subito dopo dai fiorentini di Nicolò Piccinino. Nel 1495 lo conquistò Federico da Montefeltro per poi tornare di nuovo ai Fiorentini ed essere infine saccheggiato dalle truppe di Carlo di Borbone nel 1527, seguendo un veloce declino. La collina del castello sovrasta la piana dove naque al tempo della Roma repubblicana il 'municipium' di Mevaniola, in un territorio popolato dal popolo italico degli Umbri. In assenza di regolari campagne di scavo non è dato sapere quali strutture ospitasse in quell'epoca. La viabilità antica (differente dall'odierna SP3) di penetrazione verso la Toscana, appendice della Via Romea Germanica percorsa dai pellegrini diretti a Roma, era strettamente sorvegliata dal castello. La strada, infatti, passava direttamente all'inteno del castello ed era controllata dalle due porte a noi note della cinta muraria. Stato di Conservazione: Ruderi conservatisi in alzato: cinta muraria, ancora pienamente leggibile; porta Nord e corpo di guardia, inglobati ora in una più recente struttura colonica; Porta Sud - Est, con ampi restauri avvenuti negli anni '80 del secolo scorso; torrione semicircolare con cisterna, finestre e fuciliere. I restauri ed i consolidamenti moderni in calcestruzzo sono visibili nei piani inferiori del rudere. Su tutto troneggia il Mastio (o Maschio) a pianta quadrangolare il cui pianoro è disseminato di tracce degli edifici che occupavano il castello ( tra i quali una chiesa).

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

591° Posto

4 Voti
Censimento 2020

6,852° Posto

21 Voti
Censimento 2018

27,334° Posto

2 Voti
Censimento 2016

11,565° Posto

5 Voti
Censimento 2003

882° Posto

2 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

590°
5 voti

Abbazia

ABBAZIA DI S. ELLERO

GALEATA, FORLI CESENA

592°
3 voti

Chiesa

CHIESA S.RUFFILLO

GALEATA, FORLI CESENA

585°
10 voti

Borgo

PIANETTO GALEATA

GALEATA, FORLI CESENA

591°
4 voti

Area archeologica

CITTÀ ROMANA DI MEVANIOLA

GALEATA, FORLI CESENA

Scopri altri luoghi simili

17°
13,011 voti

Castello, rocca

CASTELLI TAPPARELLI D'AZEGLIO

LAGNASCO, CUNEO

57°
4,794 voti

Castello, rocca

CASTELLO DI CAPACCIO E CAPUTAQUIS MEDIEVALE

CAPACCIO, SALERNO

61°
4,665 voti

Castello, rocca

CASTELLO CHIANOCCO

CHIANOCCO, TORINO

120°
2,617 voti

Castello, rocca

CASTELLO TRAMONTANO

MATERA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

CASTELLO DI PIANETTO

GALEATA, FORLI CESENA

Condividi
CASTELLO DI PIANETTO
Sorto probabilmente su precedenti fortilizi altomedievali e appartenuto alla Diocesi di Forlimpopoli, nel 1209 il Castello venne dato in dote dall'imperatore Ottone IV alla contessa Gualdrada, sposa di Guido Guerra III il Vecchio. Dal 1213 al 1228 costituì il principale edificio militare sottoposto alla vicina abbazia di Sant' Ellero - il più importante centro di potere ecclesiastico nella Val Bidente medievale - e tornò nelle mani di quest'ultimo a più riprese. Nel 1424 il castello fu conquistato da truppe viscontee per poi essere ripreso subito dopo dai fiorentini di Nicolò Piccinino. Nel 1495 lo conquistò Federico da Montefeltro per poi tornare di nuovo ai Fiorentini ed essere infine saccheggiato dalle truppe di Carlo di Borbone nel 1527, seguendo un veloce declino. La collina del castello sovrasta la piana dove naque al tempo della Roma repubblicana il 'municipium' di Mevaniola, in un territorio popolato dal popolo italico degli Umbri. In assenza di regolari campagne di scavo non è dato sapere quali strutture ospitasse in quell'epoca. La viabilità antica (differente dall'odierna SP3) di penetrazione verso la Toscana, appendice della Via Romea Germanica percorsa dai pellegrini diretti a Roma, era strettamente sorvegliata dal castello. La strada, infatti, passava direttamente all'inteno del castello ed era controllata dalle due porte a noi note della cinta muraria. Stato di Conservazione: Ruderi conservatisi in alzato: cinta muraria, ancora pienamente leggibile; porta Nord e corpo di guardia, inglobati ora in una più recente struttura colonica; Porta Sud - Est, con ampi restauri avvenuti negli anni '80 del secolo scorso; torrione semicircolare con cisterna, finestre e fuciliere. I restauri ed i consolidamenti moderni in calcestruzzo sono visibili nei piani inferiori del rudere. Su tutto troneggia il Mastio (o Maschio) a pianta quadrangolare il cui pianoro è disseminato di tracce degli edifici che occupavano il castello ( tra i quali una chiesa).
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2003, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te