In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La casa di Mario Dondero si trova in vicolo Zara, nel quartiere Piazzetta. Fu scelta tanti anni fa dal grande fotografo, scomparso nel 2015, come luogo di vacanza. Oltre che studio dei suoi eccelsi lavori, fu anche ritrovo di amici e colleghi, spesso animato da serate all'insegna di discussioni e progetti.
Mario Dondero nasce a Milano nel 1928 e cresce tra le montagne dell'Ossola, dove si arruola giovanissimo con le brigate garibaldine. Passa dalla macchina per scrivere e il taccuino ai rullini e macchina fotografica, per raccontare meglio quanto accadeva attorno a lui. Gira il mondo «per far conoscere storie di civiltà», «per far sapere di una generosità spesso sconosciuta, impensata. E poi perché sono sedotto dalla simpatia, per la gente, della gente». Lo stile in bianco e nero, l'attenzione per il genere umano e la cronaca del suo tempo, lo rendono presto uno dei più grandi fotografi al mondo al quale sono continuamente tributate mostre e monografie.
Quando decide di stabilirsi a Fermo, negli anni '80, Mario Dondero è nel pieno della sua attività fotografica. Sceglie un luogo di riflessione, nella provincia lontana dal tumulto delle grandi città, nonostante avesse trascorso l'esistenza ad immortalare grandi eventi in posti importanti: Parigi nel '68, la guerra fra Algeria e Marocco, la Roma di Cinecittà, Berlino all'epoca della caduta del muro, fino al conflitto di Kabul. I suoi servizi fotografici sono apparsi su testate nazionali e internazionali raccontando con coraggio e sincerità eventi epocali.
Una parte importante della sua produzione è dedicata al mondo dell'arte, del teatro, della musica e del cinema: "Nelle foto degli scrittori, più in generale degli artisti, il mio obiettivo è sempre stato quello di immortalare il talento dovunque si trovasse, con una preferenza maggiore per ciò che consideravo un bene culturale comune, per l'opera di autori che facessero crescere la civiltà, che ci raccontassero quello che spesso non si racconta". Grazie alla collaborazione di studiosi, biografi e della Fototeca provinciale di Fermo, che ne custodisce l'archivio fotografico dichiarato nel 2016 d'interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza, sarà possibile conoscere in maniera unica la figura e le opere del grande artista nel contesto dove ha vissuto e studiato.
Esposizione di opere e ritratti del maestro Dondero, ascolto di racconti sulla vita e il suo lavoro.
Apprendisti Ciceroni Liceo Classico "A. Caro" "Liceo Artistico “U. Preziotti - O. Licini” di Fermo, Liceo Scienze Umane “A. Caro” di Fermo"