I Luoghi del Cuore
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SEMAFORO CAPO FIGARI

SEMAFORO CAPO FIGARI

GOLFO ARANCI, SASSARI

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SEMAFORO CAPO FIGARI
Geomorfologia Capo Figari è compreso nel territorio comunale di Golfo Aranci. Si tratta di una piccola penisola che costituisce la parte settentrionale della bocca del golfo di Olbia, collegata alla terraferma tramite un basso e sottile istmo costituito in prevalenza da scisti e gneiss, largo appena 350 metri nel suo punto più stretto. Sono presenti due rilievi carbonatici: Sa Rocca Ruja ad ovest (269 m s.l.m.) e P.ta Semaforo ad est (342 m s.l.m.). Inquadramento geologico ed idrogeologico Dal punto di vista litologico il Capo è costituito da un basamento paleozoico metamorfico di alto grado sul quale poggia in discordanza la serie carbonatica giurese. Completa la stratigrafia una serie di depositi quaternari ed olocenici preservati localmente in piccoli lembi. Le rocce metamorfiche che affiorano nella parte settentrionale ed occidentale dell'area sono caratterizzate in prevalenza da ortogneiss occhiadini con grossi cristalli di feldspati potassici e da migmatiti stromatitiche e nebulitiche. La parte superiore di questo complesso metamorfico risulta parzialmente arenizzata, di colore giallastro. Si riconoscono chiaramente i cristalli di mica, feldspati e quarzo. Questo complesso metamorfico è localmente attraversato da filoni di granitoidi più o meno foliati e da pegmatiti. Descrizione dell'Area Tra i depositi quaternari si differenziano principalmente tre tipi: le dune antiche, le terre rosse e la panchina tirreniana. Le dune antiche sono costituite da sabbioni e brecce rossastre contenenti numerose ossa di mammiferi e uccelli. Esempi di queste dune fossili si trovano presso Cala Greca e Cala Moresca. Le terre rosse si trovano presso la Casa Rossa e soprattutto lungo la strada che porta a Punta Semaforo e risultano anch'esse fossilifere. In un giacimento di questo materiale, poco sotto il semaforo a quota 313 m s.l.m., sono stati ritrovati resti di un caprino (Nesogoral melonii) e di una scimmia (Macaca Majori), ambedue specie fossili per la scienza. Dalle altre tasche fossilifere, situate più in basso sempre lungo la strada, provengono resti di un toporagno (Nesiotites Corsicanus), di un Gliride Tyrrhenoglis majori, di cinque piccoli roditori (Prolagus Sardus, Rhagamys minor, Rhagamys orthodon e Arvicola), di un suino Sus e di un grande cervo (Praemegaceros cazioti). Completano il deposito fossilifero moltissime lumache terrestri quali Murella serpentina, Oxychilus cellarius, Cocheolina meissneriana, Helix, Cyclostoma e Bulimus. Questi resti fossili, nel caso si tratti di piccoli roditori, sono rappresentati da resti di pasto di rapaci, mentre i reperti di animali più grandi sono stati ritrovati in trappole naturali come pozzi carsici e fessure colmati da abbondante terra rossa. Infine, la panchina tirreniana, composta da un conglomerato conchigliario grossolano contenente fossili di Patella ferruginea, Conus testudinarius, Mitilus segalensis, ecc, si trova sul lato ovest dell'Isola di Figarolo, nel Rione Fontanelle a Golfo Aranci e presso Cala Moresca e Cala Greca. L'analisi delle fotografie aeree ha evidenziato la presenza di faglie subverticali con direzione prevalente N-S e NNE-SSW. Questa tettonica viene osservata soprattutto dall'analisi delle piccole incisioni che scendono dal versante ovest della dorsale sulla quale sorge il semaforo militare. Alcuni di questi allineamenti tettonici, osservati lungo gli strapiombi a picco sul mare, presentano il blocco occidentale rialzato di alcune decine di metri. Dal punto di vita idrogeologico si riconoscono due acquiferi: quello di contatto nella parte sommitale della serie metamorfica e quello strettamente carsico. Le sorgenti di contatto, di esigua portata, fuoriescono alla base della serie carbonatica o immediatamente dal detrito di falda o dalla roccia metamorfica (alcuni esempi si trovano presso la Casa Rossa e vicino alle cave di calcare retrostanti Cala Moresca). Le sorgenti carsiche, invece, si trovano sotto il livello del mare nella parte meridionale ed orientale di Cap

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Geomorfologia Capo Figari è compreso nel territorio comunale di Golfo Aranci. Si tratta di una piccola penisola che costituisce la parte settentrionale della bocca del golfo di Olbia, collegata alla terraferma tramite un basso e sottile istmo costituito in prevalenza da scisti e gneiss, largo appena 350 metri nel suo punto più stretto. Sono presenti due rilievi carbonatici: Sa Rocca Ruja ad ovest (269 m s.l.m.) e P.ta Semaforo ad est (342 m s.l.m.). Inquadramento geologico ed idrogeologico Dal punto di vista litologico il Capo è costituito da un basamento paleozoico metamorfico di alto grado sul quale poggia in discordanza la serie carbonatica giurese. Completa la stratigrafia una serie di depositi quaternari ed olocenici preservati localmente in piccoli lembi. Le rocce metamorfiche che affiorano nella parte settentrionale ed occidentale dell'area sono caratterizzate in prevalenza da ortogneiss occhiadini con grossi cristalli di feldspati potassici e da migmatiti stromatitiche e nebulitiche. La parte superiore di questo complesso metamorfico risulta parzialmente arenizzata, di colore giallastro. Si riconoscono chiaramente i cristalli di mica, feldspati e quarzo. Questo complesso metamorfico è localmente attraversato da filoni di granitoidi più o meno foliati e da pegmatiti. Descrizione dell'Area Tra i depositi quaternari si differenziano principalmente tre tipi: le dune antiche, le terre rosse e la panchina tirreniana. Le dune antiche sono costituite da sabbioni e brecce rossastre contenenti numerose ossa di mammiferi e uccelli. Esempi di queste dune fossili si trovano presso Cala Greca e Cala Moresca. Le terre rosse si trovano presso la Casa Rossa e soprattutto lungo la strada che porta a Punta Semaforo e risultano anch'esse fossilifere. In un giacimento di questo materiale, poco sotto il semaforo a quota 313 m s.l.m., sono stati ritrovati resti di un caprino (Nesogoral melonii) e di una scimmia (Macaca Majori), ambedue specie fossili per la scienza. Dalle altre tasche fossilifere, situate più in basso sempre lungo la strada, provengono resti di un toporagno (Nesiotites Corsicanus), di un Gliride Tyrrhenoglis majori, di cinque piccoli roditori (Prolagus Sardus, Rhagamys minor, Rhagamys orthodon e Arvicola), di un suino Sus e di un grande cervo (Praemegaceros cazioti). Completano il deposito fossilifero moltissime lumache terrestri quali Murella serpentina, Oxychilus cellarius, Cocheolina meissneriana, Helix, Cyclostoma e Bulimus. Questi resti fossili, nel caso si tratti di piccoli roditori, sono rappresentati da resti di pasto di rapaci, mentre i reperti di animali più grandi sono stati ritrovati in trappole naturali come pozzi carsici e fessure colmati da abbondante terra rossa. Infine, la panchina tirreniana, composta da un conglomerato conchigliario grossolano contenente fossili di Patella ferruginea, Conus testudinarius, Mitilus segalensis, ecc, si trova sul lato ovest dell'Isola di Figarolo, nel Rione Fontanelle a Golfo Aranci e presso Cala Moresca e Cala Greca. L'analisi delle fotografie aeree ha evidenziato la presenza di faglie subverticali con direzione prevalente N-S e NNE-SSW. Questa tettonica viene osservata soprattutto dall'analisi delle piccole incisioni che scendono dal versante ovest della dorsale sulla quale sorge il semaforo militare. Alcuni di questi allineamenti tettonici, osservati lungo gli strapiombi a picco sul mare, presentano il blocco occidentale rialzato di alcune decine di metri. Dal punto di vita idrogeologico si riconoscono due acquiferi: quello di contatto nella parte sommitale della serie metamorfica e quello strettamente carsico. Le sorgenti di contatto, di esigua portata, fuoriescono alla base della serie carbonatica o immediatamente dal detrito di falda o dalla roccia metamorfica (alcuni esempi si trovano presso la Casa Rossa e vicino alle cave di calcare retrostanti Cala Moresca). Le sorgenti carsiche, invece, si trovano sotto il livello del mare nella parte meridionale ed orientale di Cap
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