Arroccato su un’altura di oltre 1000 metri, imponente nella sua struttura medievale, Marsicovetere è uno dei comuni più caratteristici della Basilicata. Case in pietra, splendidi archi e ripide scalinate contraddistinguono il paese che nel corso dei tempi fu feudo di varie casate principesche, dai Caracciolo al breve dominio dei principi Di Palma. Nella zona più alta del paese svetta l’antico castello medievale (XI secolo), con la singolare torre dell’antico maniero, le due porte d’accesso alla fortezza e uno storico mulino a vento. I palazzi nobiliari La parte antica del borgo è costellata da imponenti palazzi nobiliari, tra cui Palazzo Ziella, risalente al XVII secolo, che conserva un bel dipinto su pietra, e Palazzo Piccininni (XVII-XVIII), con portale e loggiato in pietra. Di notevole bellezza è la Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo, custode di una pregevole statua di Madonna col Bambino di un artista locale e di alcune tele di scuola napoletana del ‘700. Nei dintorni, nei pressi dell’ospedale di zona di Villa d’Agri (la popolosa frazione emersa di recente a traino commerciale nonché capoluogo de facto dell’intera valle), si incontra il suggestivo convento di Convento di Santa Maria dell’Aspro, eremo francescano dove visse gli ultimi anni della sua vita il frate Angelo Clareno, morto adorato da Santo nel 1337. Importante testimonianza storica è anche il rudere del Convento di Santa Maria di Costantinopoli, costruito nel 1571 da monaci Cappuccini, che nel nome conserva la traccia di un’antica laura basiliana. Il Monte Volturino La maestosità della montagna del Volturino, che sorge alle spalle di Marsicovetere, regala ai visitatori scorci panoramici e suggestivi sulla valle. Il paese si trova immerso nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, dove la natura è selvaggia e incontaminata, fra boschi e foreste vergini. Protagonisti di Marsicovetere sono anche i sapori, che profumano di autenticità. A tavola si possono gustare piatti locali come gli strascinati con la mollica e i peperoni cruschi, o apprezzare i prodotti tipici, quali il prosciutto crudo e il tartufo, uno dei “tesori” della Val d’Agri, a cui viene dedicata la celebre sagra di agosto. Cuorebasilicata.it