01 marzo 2023
Sono passati tre anni da quando i rappresentanti di tutta la Rete territoriale si erano riuniti l’ultima volta. Era il febbraio 2020 al Teatro Regio di Parma, poche settimane prima che l’Italia entrasse in lockdown.
Da quell’occasione in poi i Convegni del FAI si sono trasferiti sul web e i racconti sono stati affidati al mondo virtuale.
Il 2023 è l’anno della rinascita delle relazioni in presenza: sorrisi, abbracci, strette di mano e la splendida sala del Teatro dell’Unione di Viterbo a fare da cornice all’evento.
Sono stati sei gli interventi dei rappresentati delle Delegazioni e dei Gruppi, che hanno portato interessanti testimonianze sulle loro attività, realizzate sempre nel solco della missione del FAI.
“Un’efficace promozione richiede entusiasmo e formazione”
«Conosco bene il ruolo del Promotore perché ho iniziato la mia esperienza come volontaria nel FAI proprio con questo compito, in quello che allora si chiamava ruolo del “volontario Megafono” durante le Giornate FAI. Nella mia esperienza e in particolare adesso, con il ritorno tanto atteso delle code, il ruolo del promotore è indubbiamente un ruolo decisivo quando si tratta di convincere i visitatori a sostenere il FAI attraverso l’iscrizione. È certamente impegnativo, richiede empatia, positività e una grande capacità comunicativa, espositiva, che non deve però mai sfociare in un pressing assillante. Citando il Capo Gruppo FAI Giovani di Roma, concordo nel dire che il promotore è un massaggiatore della coda! I nostri volontari promotori sono quelli che hanno questa capacità di trasmettere il proprio entusiasmo, di raccontare quanto di bello la Fondazione fa per il territorio e che, nell’interazione distesa con i visitatori, riescono a comunicare tutti quelli che sono i vantaggi connessi all’iscrizione e quanto le iscrizioni siano per noi preziose. Raccontare e raccontarsi, questo è il modo attraverso cui il promotore raggiunge l’obiettivo dell’iscrizione».
“Nella nostra concezione l’Estate Siciliana è un viaggio interiore, un Viaggio del tempo: una denuncia e al tempo stesso una Speranza, la voglia di non fermarsi al luogo comune, né rassegnarsi all’immobilismo.”
«Se l’estate è luce, le ombre esistono, non spaventano e ancor di più motivano a raggiungere nuovi traguardi. È stato dunque scelto di dare forma un percorso itinerante che, coinvolgendo diverse sensibilità, valorizzasse beni materiali e immateriali così da rivivere le piazze e lasciare alle spalle il periodo delle restrizioni dovute alla pandemia. Un panel di incontri dove esaltare le eccellenze locali e sfruttare la rete di collaborazioni da sempre vicine, non limitandosi ad offrire solo un’apertura, ma un’esperienza. Un’occasione di confronto dove creare gli spazi e i tempi per il dialogo con i visitatori, facendoli sentire parte di un gruppo. Un’esperienza che quindi non si esaurisce ma che può – e deve – continuare nel tempo anche grazie agli eventi successivi. Obiettivo dell’iniziativa era, da un lato attivare un percorso di crescita interiore e trasversale tra i Gruppi, favorendo la conoscenza e l’integrazione, dall’altro offrire un prodotto dinamico e sostenibile nei costi: non un evento di massa, bensì mirato all’utente finale che ne è co-attore, parte integrante e interprete prima che consumatore. Dunque, avvicinare nuovi visitatori e appassionarli ai nostri eventi, riattivando un percorso di valorizzazione che spinga volontari, iscritti FAI e semplici curiosi a sperimentare l’Estate Siciliana».
“Abbiamo voluto accompagnare i giovani alla riscoperta del nostro territorio, unendo natura, patrimonio storico, artistico e cultura enogastronomica”
«La produzione vinicola è un'eccellenza dell'agricoltura ligure: porta con sé un importante bagaglio di tradizioni ed è fortemente legata al territorio, toccando temi legati alla storia locale e alla tutela del paesaggio. Da questa consapevolezza ha preso vita anche in Liguria il progetto “FAI un giro in vigna”, nato dalla sinergia tra quattro Gruppi FAI Giovani della regione, con l’obiettivo di accompagnare i giovani alla riscoperta del nostro territorio, unendo natura, patrimonio storico, artistico e cultura enogastronomica. I Gruppi FAI Giovani di Imperia, Albenga-Alassio, La Spezia e Genova si sono uniti in un progetto che rappresenta una novità nel panorama del FAI, svoltosi, finora, solo in Friuli-Venezia Giulia. “FAI un giro in vigna”, articolato in quattro appuntamenti tra agosto e settembre, ha avuto al centro del suo interesse il vino, il senso di comunità e il valore storico delle cantine selezionate. L'idea è stata quella di raccontare il territorio e i suoi prodotti e di dare all’evento una visibilità regionale attraverso una comunicazione progettata da tutti i Gruppi Giovani, uniforme e capillare, che hanno declinato la proposta a livello locale, facendo ricorso a tutti i media a disposizione. Infine, l’evento ha permesso di avvicinare nuovi volontari giovani, stipulare convenzioni sul territorio, raggiungere maggiore visibilità a livello regionale e valorizzare le eccellenze locali».
“Per buone pratiche si intendono le azioni che permettono di ottenere i migliori risultati attraverso un’operazione di sistema che coinvolge istituzioni e collettività: il risultato è che tutti sono stati parte del comune progetto, nessuno protagonista, ma una squadra con la voglia di vincere.”
«Questa è la relazione virtuosa che si è creata tra il Gruppo FAI di Orvieto e il Comune di Castel Viscardo. La prima attività del Gruppo FAI è stata quella di contattare Sindaci e referenti delle Amministrazioni del territorio di riferimento presentandoci personalmente, illustrando attività e scopi del FAI, proponendo l’iscrizione e prospettando iniziative comuni che coinvolgessero tutti, nella consapevolezza che la vera risorsa è il territorio nella sua interezza, non solo le eccellenze, già di per sé valorizzate. Seguendo questo pensiero, nell’edizione 2020 de I Luoghi del Cuore, con il Comune di Castel Viscardo abbiamo promosso la candidatura del Belvedere del Parco del Pinaro, che con la mobilitazione dell’intera comunità ha ottenuto 2.563 voti. L’entusiasmo per il successo riportato ha spinto la comunità di Castel Viscardo a condividere con il nostro Gruppo nuove iniziative durante gli anni e da ultimo le Giornate FAI d’Autunno 2022, con la riapertura al pubblico del Parco del Castello, dove abbiamo registrato più di 1.260 presenze, riaprendo un dialogo tra i proprietari e la comunità locale e la nostra reciproca collaborazione continuerà con le prossime Giornate FAI».
“Con la mia esperienza FAI ho iniziato ad apprezzare di più la cultura Italiana” Floresha Lala – Albania
«Il nostro progetto ha vinto il bando “FAI Ponte tra Culture” (II Edizione) proposto dalla Associazione “Amici del FAI” e ha visto coinvolti vari attori istituzionali, economici e culturali del territorio, invitati nuovamente a sostenerci così da rinsaldare il forte legame a favore della Fondazione e della nostra Delegazione. Esso ha previsto un percorso di formazione culturale rivolto a cittadini di origine straniera attraverso una serie di incontri in diversi luoghi della città di Ancona e del territorio, che si sono tenuti dal 19 marzo all’8 novembre 2022. Gli incontri sono stati caratterizzati dalla multidisciplinarietà degli argomenti, dei docenti e dei luoghi, seguendo più piani che si intersecano tra loro per formare un quadro il più possibile completo della cultura locale e nazionale. Il percorso di formazione è stato inteso come processo di crescita culturale in grado di avvicinare i partecipanti alla realtà del FAI con l’obiettivo di creare un Gruppo FAI Ponte tra culture, per creare unione e condivisione tra i popoli. Come un ago che cuce tra loro persone e luoghi, realtà e sogni, idee e progetti. I ventisei partecipanti, con origini francesi, tedesche, olandesi, albanesi, boliviane, brasiliane, peruviane, messicane e italiane, hanno aderito agli 11 incontri previsti dal percorso culturale, con una presenza pressoché costante».
“In ogni edizione del Censimento i cittadini ci chiedono: quest’anno per cosa votiamo?”
«Dal 2012 la Delegazione di Alessandria ha promosso la formazione di reti locali – costituite da comitati, enti, associazioni, istituti scolastici – per sostenere raccolte voti a favore di Beni “dimenticati” e bisognosi di intervento nelle diverse edizioni del censimento “I Luoghi del Cuore”. Questa strategia ha portato a molte ricadute positive. Innanzitutto, a importanti riscontri in termini di partecipazione attiva: i voti raccolti nel territorio della Delegazione in sei edizioni sono stati 466.597, con un vincitore nazionale, 7 luoghi classificati nelle prime dieci posizioni – in 5 censimenti – e ben 34 beni che hanno superato la soglia minima di voti per accedere al bando post Censimento. Questi risultati hanno favorito tanto i luoghi, che hanno ottenuto conoscenza, visibilità ben oltre il livello locale – che è importantissima, in un’area poco conosciuta e valorizzata dal punto di vista culturale – e, in alcuni casi, contributi economici anche di grande impatto, trasformando il destino di Beni che rischiavano la scomparsa. Un esempio su tutti la Cittadella di Alessandria, tra le più importanti fortezze europee, eppure negletta per decenni, fino alla vittoria del Censimento. Inoltre, i risultati hanno radicato il FAI e la Delegazione, che è diventata un interlocutore importante per i media e le Istituzioni, ma anche per i cittadini, che in ogni edizione ci chiedono “quest’anno per cosa votiamo”?».
«Grazie di cuore a tutti i volontari che hanno partecipato al XXVII Convegno Nazionale FAI: in presenza o da remoto, sappiamo che le Rete era unita, perché i nostri volontari in tutta Italia sono il cuore pulsante della Fondazione». Irene Mearelli, Responsabile Rete Territoriale FAI