Il richiamo delle foreste

Il richiamo delle foreste

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Il richiamo delle foreste
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07 marzo 2024

Il 21 marzo è la Giornata Internazionale delle Foreste e il 22 maggio la Giornata Mondiale della Biodiversità: queste due date, che si celebrano annualmente, ci ricordano che l’ecosistema è in cerca di un nuovo equilibrio e che noi possiamo fare ancora molto.

Mentre camminiamo in un bosco, in un parco urbano, in un giardino, difficilmente pensiamo al sole, alla pioggia e al vento che li hanno plasmati e fatti crescere. Gli alberi ci restituiscono – sotto forma di legname, aria e acqua pulite mezzi di sostentamento, riparo, medicinali ed energia.

Il nostro compito è prendercene cura attraverso le azioni di tutti i giorni.

Non solo per i benefici che offrono, i cosiddetti "servizi ecosistemici", ma per il ruolo fondamentale nel contrastare la crisi climatica, ridurre i rischi legati ai disastri naturali, alla diffusione di malattie e per il benessere di tutte le specie.

La Giornata Internazionale delle Foreste

Il loro “richiamo” si fa sentire forte in tutto il mondo in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, indetta dall’ONU il 21 di marzo di ogni anno, per sensibilizzare i cittadini e incoraggiare i governi di tutto il mondo a tutelarle. Gestirle in modo responsabile è infatti fondamentale per il raggiungimento degli SDGS, gli Obiettivi globali di sviluppo sostenibile, tanto che la FAO e il CPF – The Collaborative Partnership on Forests – hanno lanciato l’appello congiunto We need forests call for action towards 2030 per rimetterle al centro delle sfide di tutti i Paesi e accelerare i processi decisionali.

Dalle foreste dipendono circa 1,6 miliardi di persone, tra cui oltre 2.000 culture indigene, eppure, dicono i numeri (fonte Ispra), la deforestazione continua a essere un’emergenza: ogni anno vengono distrutti 12 milioni di ettari.

In Italia coprono più di un terzo del territorio nazionale e sono in costante crescita, ma è in aumento anche la pressione derivata dagli incendi e dagli eventi estremi causati dalla crisi climatica. Inoltre, stiamo perdendo boschi dove più serve, cioè nelle aree di pianura e costiere. E soprattutto in Italia gran parte dei boschi è abbandonata, non gestita, a rischio di degrado e non valorizzata come paesaggio e risosrsa, anche economica.

Il FAI partecipa attivamente al dibattito nazionale sulle trasformazioni che investono i territori e ci impegniamo da sempre per conservare e valorizzare gli habitat e i contesti naturali dei Beni di cui ci prendiamo cura: a oggi tuteliamo 2.946.000 metri quadrati di boschi e conserviamo oltre 2.500 esemplari arborei di pregio e 4.280 ulivi. Proprio agli alberi abbiamo dedicato le ultime due edizioni della Tre Giorni per il Giardino, la nostra storica manifestazione florovivaistica al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO). In queste occasioni ci siamo confrontati con scienziati, biologi, paesaggisti e arboricoltori per capire cosa fare per la salute dei loro preziosi ecosistemi e per la nostra.

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Comunità di alberi

Lo studio e la protezione delle comunità degli alberi sono una priorità non solo nelle aree naturali ma anche in città.

«Svolgono molteplici funzioni», dice Alessio Fini, professore di Arboricoltura alla Università degli Studi di Milano, «dall’assimilazione allo stoccaggio di CO2, dal controllo delle acque piovane al miglioramento della qualità dell’aria e del microclima, fino alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera».

Inoltre, i parchi urbani, offrono benefici sociali e possono diventare luoghi di inclusione e condivisione.

«Gli alberi rendono le città più vivibili e le comunità più coese», afferma Silvio Anderloni, direttore di Boscoincittà, il primo esempio di riforestazione urbana a Milano e in Italia, «alla base del progetto c’è sempre stato il suo valore sociale, il parco è nato con i cittadini e questo ha fatto sì che le persone conoscessero e amassero quel territorio, solo così hanno imparato a rispettarlo».

Nascono proprio con questo intento i trekking che al FAI organizziamo ogni anno ai Giganti della Sila, un bosco centenario sull’Appennino Calabro, vicino a Cosenza, affidato in concessione al FAI dal 2016 e che oggi è Riserva Naturale Biogenetica. Ogni estate portiamo centinaia di persone alla scoperta del suo habitat, unico in Europa e della sua storia antica.

Terapia forestale

Le foreste e gli alberi hanno accompagnato l’uomo fin dalla sua comparsa centinaia di migliaia di anni fa. Ci sono secoli di storie, di miti e di riti che si svolgevano nei boschi, abbiamo un legame profondo che ci unisce a quei luoghi tanto che ne dipende anche il nostro benessere fisico ed emotivo. La conferma è arrivata dalla scienza. Il volume Terapia Forestale mostra i risultati di una grande campagna che ha messo insieme il Consiglio Nazionale Ricerche e il Club Alpino Italiano e che ha coinvolto quasi mille persone in oltre trenta siti tra Appennini, Alpi e parchi urbani e ha dimostrato che producono effetti benefici diretti e misurabili sulla sfera psicologica, neurologica e immunitaria.

La Giornata Mondiale della Biodiversità

Quando pensiamo alle foreste forse non immaginiamo che siano l'habitat naturale di oltre l'80% delle specie viventi. Solo in Italia il 50% di quelle residenti in Europa, preservate grazie al sistema dei parchi nazionali, regionali e le riserve statali (fonte Ispra).

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, che si celebra il 22 maggio quest’anno sotto il titolo From agreement to action: built back biodiversity, le Nazioni Unite lanciano un appello affinché si passi dalla carta all’azione, perché come si legge nel sito dell’organizzazione, «quando la biodiversità ha un problema, l’umanità ha un problema».

Appello che al FAI abbiamo deciso di raccogliere già lo scorso anno promuovendo la campagna #FAIBiodiversità. Il cuore delle iniziative sono le Camminate nella biodiversità, le visite speciali insieme a biologi, agronomi, botanici che accompagnano il pubblico alla scoperta delle specie che abitano che abitano nei Beni.
Quest'anno saranno organizzate in due fine settimana di maggio: il 18-19 e il 25-26.

Edison sostiene i progetti di tutela della biodiversità FAI nell’ambito di una più ampia collaborazione che ci vede affiancati nel percorso di transizione ecologica ed energetica.

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