Questo sito ha beneficiato di un contributo del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale per il restauro del muro di cinta della Villa.
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Tra il verde di una campagna veneta rimasta intatta, spicca su un poggio dei Colli Euganei Villa dei Vescovi, un monumento importante nel panorama delle ville venete, che introduce in queste terre il gusto per la classicità e gli echi rinascimentali romani, anticipando così l'estetica del Palladio.
Il concepimento dell'opera fu affidato nel primo ‘500 ad Alvise Cornaro dal Vescovo di Padova, che qui individuò la sede per un circolo intellettuale raccolto attorno al valore del paesaggio e al suo ruolo di stimolo verso riflessioni e pensieri elevati, elementi indispensabili per governare bene. Progettata su questi ideali dall'architetto veronese Falconetto con una concezione rigidamente geometrica, la Villa fu oggetto di successivi interventi di Giulio Romano e si presenta come un raffinato esperimento della cultura umanista in cui architettura, arte e paesaggio giocano fra loro in continui rimandi visivi negli spazi delle logge e delle terrazze per realizzare il benessere dell'uomo.
Avvicinandosi alla Villa, una distesa di vigneti lascia il posto alle geometrie verdeggianti del brolo, poi la bellezza del paesaggio reale torna a rispecchiarsi nei panorami idealizzati delle logge e degli interni interamente affrescati dal pittore fiammingo Lambert Sustris. La vocazione originaria di luogo capace di ispirare ed elevare lo spirito sopravvive ancora oggi: l'invito infatti è quello di godere di Villa dei Vescovi prendendosi il tempo per trascorrervi una giornata di ozio creativo o per soggiornare nella sua residenza di charme, assaporando i benefici della sua rasserenante atmosfera.
Durante le Giornate FAI di Primavera 2024, sarà possibile partecipare alle visite guidate che portano i visitatori a scoprire la storia di Villa dei Vescovi, attraverso un percorso che parte dal suo legame con il paesaggio naturale circostante per arrivare a scoprire le particolarità architettoniche e pittoriche i vari cicli ad affresco, oppure passeggiare insieme ai nostri giardinieri nel Brolo, il Parco Agricolo che circonda la Villa, per scoprirne natura e segreti. Domenica 24 marzo sono previste anche quattro speciali visite guidate con il Direttore di Villa dei Vescovi, Alessandro Armani, che condurrà i visitatori alla scoperta degli interni della villa narrandone storie inedite, aneddoti particolari, approfondimenti sulla gestione di un Bene unico nel territorio padovano. Per gli iscritti FAI saranno inoltre previste speciali Visite al frutteto privato della Contessa Olcese in compagnia dei nostri Volontari.
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
Passeggiate nel Brolo: in occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà anche possibile partecipare alle visite speciali al vasto parco agricolo di Villa dei Vescovi, il "brogilus". Un'occasione unica per scoprirne la storia, le particolarità botaniche e la gestione agricola odierna e passata della villa. Le visite saranno proposte alle ore 10, 12, 14, 16 di entrambe le giornate. Ingresso con contributo consigliato 5€.
Visite speciali con il Direttore: Domenica 24 marzo, alle ore 11, 12, 15 e 17, sarà possibile partecipare a visite guidate speciali con il Direttore di Villa dei Vescovi, Alessandro Armani, che condurrà i visitatori alla scoperta degli interni della villa narrandone storie inedite e approfondendo aspetti relativi alla gestione di un Bene FAI. Ingresso con contributo consigliato 10€.
Per gli iscritti FAI: speciali visite al frutteto privato della Contessa con degli accompagnatori d'eccezione, i Volontari della Villa.
Cooperativa Idee Verdi, Apprendisti Ciceroni dell'Istituto di Istruzione Superiore Pietro Scalcerle e staff di Villa dei Vescovi.
Tra il verde di una campagna veneta rimasta intatta, spicca su un poggio dei Colli Euganei Villa dei Vescovi, un monumento importante nel panorama delle ville venete, che introduce in queste terre il gusto per la classicità e gli echi rinascimentali romani, anticipando così l'estetica del Palladio.
Il concepimento dell’opera fu affidato nel primo ‘500 al nobiluomo Alvise Cornaro dal Vescovo di Padova, che qui individuò la sede per un circolo intellettuale raccolto attorno al valore del paesaggio e al suo ruolo di stimolo verso riflessioni e pensieri elevati, elementi indispensabili per governare bene. Progettata su questi ideali dall’architetto veronese Falconetto con una concezione rigidamente geometrica, la Villa fu oggetto di successivi interventi di Giulio Romano e si presenta come un raffinato esperimento della cultura umanista in cui architettura, arte e paesaggio giocano fra loro in continui rimandi visivi negli spazi delle logge e delle terrazze per realizzare il benessere dell’uomo.
Avvicinandosi alla Villa, una distesa di vigneti lascia il posto alle geometrie verdeggianti del brolo, poi la bellezza del paesaggio reale torna a rispecchiarsi nei panorami idealizzati delle logge e degli interni interamente affrescati dal pittore fiammingo Lambert Sustris. La vocazione originaria di luogo capace di ispirare ed elevare lo spirito sopravvive ancora oggi: l’invito infatti è quello di godere di Villa dei Vescovi prendendosi il tempo per trascorrervi una giornata di ozio creativo o per soggiornare nella sua residenza di charme, assaporando i benefici della sua rasserenante atmosfera.
L’uso libero degli spazi interni e delle aree verdi per vivere occasioni di ozio creativo: dalla lettura sui divani delle logge panoramiche, allo yoga...
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Villa dei Vescovi è accessibile ai disabili intellettivi grazie al progetto "Bene FAI per tutti".
Un nuovo spazio multimediale a Villa dei Vescovi racconta, con la voce narrante di Marco Paolini, il valore del paesaggio nel passato, nel presente e...
Per mantenerlo intatto e curarlo in modo adeguato, questo luogo - come tutti gli altri salvati dal FAI - necessita di un’attenta manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, e periodici interventi di restauro. Inoltre, i costi di gestione che permettono l’apertura al pubblico sono significativi. Per questo abbiamo bisogno di un aiuto concreto da parte di chi, come noi, vuole mantenere vivi per sempre luoghi unici e speciali.