La stanza è accessibile da due aperture laterali alla camera, una delle quali doveva essere l'ingresso principale perché si vedono ancora i battenti della porta che chiudeva l'entrata (prima foto); l'altra è invece molto dissestata e difficoltosa da raggiungere. Ma l'entrata più suggestiva è quella che si intravede nella seconda foto. Questo è un foro semi sommerso che permette l'accesso dal mare: entrare da lì è un sogno! Si trattiene il respiro, si fanno due bracciate e si viene trasportati da una spiaggetta affollata in un luogo sospeso fuori dal tempo.
La stanza per i bagni a Santa Caterina di Nardò.
Era usanza dell' '800 e dei primi del '900 che le dame di un certo rango potessero beneficiare dei bagni al mare, con tutta la discrezione e riservatezza che il caso richiedeva. Venivano perciò realizzate ad hoc delle stanze, a ridosso della scogliera, in cui entrava il mare formando delle piscine coperte naturali nelle quali, spesso, si accumulavano delle piccole spiagge, come in questo caso. Le dame vi accedevano da terra e prendevano il bagno indisturbate, al riparo da occhi curiosi e dal sole d'estate che avrebbe brunito la loro pelle bianca, rendendola simile a quella delle contadine che lavoravano la terra.