In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Società Filarmonica Drammatica si trova nel cuore del centro storico di Macerata. Città di vicoli stretti, scalinate, discese, salite e palazzi di straordinaria bellezza. Il palazzo si trova nelle immediate adiacenze di Piazza della Libertà (piazza principale della città).

Si tratta di un luogo fortemente identitario perché capace di richiamare con consapevolezza le antiche radici della Città. Agli albori dell'Ottocento, Macerata si trovava a far parte del Regno Italico ed era capoluogo del Dipartimento del Musone. Per dare maggiore lustro alla città, l'allora Prefetto, il Cav. Giacomo Gaspari, ritenne di istituire un Circolo con la denominazione di "Società Filodrammatica". Ciò trovò il favore positivo del Podestà, Conte Giuseppe Lazzarini e di altri notabili, tra i quali il marchese Francesco Ricci, già nominato dal Vicerè, membro del Consiglio comunale. La Società fu fondata il 12 dicembre 1808 ed il regolamento e le costituzioni ebbero il placet governativo con il dispaccio n. 6756 del 23 ottobre 1809.

Il Palazzo è sotto la tutela dei beni culturali per il suo interesse architettonico. Dai maceratesi è conosciuto come "Palazzo della Filarmonica" mentre secondo la classificazione dei Beni culturali è "Palazzo Palmucci dei Pellicani". Ai primi dell'800 divenne "Palazzo Bourbon Del Monte" e dopo il 1875 prese la denominazione di "Palazzo della Filarmonica" - L'odierno edificio è il risultato dell'accorpamento di due palazzi ciascuno dei quali, a sua volta, è frutto dell'unione di più costruzioni di epoche diverse. La famiglia Pellicani alla fine del '500 riunificò alcuni di questi edifici per edificare il palazzo di famiglia che nel '700 venne ulteriormente ampliato dalla famiglia Palmucci imparentatasi con i Pellicani. La sala teatrale nel 1919 fu radicalmente trasformata nell'attuale teatro su progetto dell'ingegnere Pignotti e il decoratore Giuseppe Ferranti di Tolentino eseguì tutte le decorazioni interne. Intorno al 1926 l`intero palazzo fu sottoposto a un intervento di ristrutturazione interna che modificò completamente l'impianto architettonico originario; in particolare vennero modificate la sala delle audizioni, il foyer e lo scalone.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Ambienti e atmosfere particolari di una struttura che diede la possibilità di iscrizione e di voto alle donne per l'elezione del consiglio direttivo, fin dalla sua costituzione (12 dicembre 1808). Alcuni soci furono tre fautori del primo moto carbonaro italiano del 1817, come ricorda una semiscolorita lapide in Piazza Garibaldi . Una sala teatrale splendidamente affrescata il 1°dicembre 1896 dove avvenne il primo "intrattenimento cinematografico" della città (e anche uno dei primi in Italia dato che i fratelli Lumìere avevano brevettato il proiettore nel febbraio 1895 e la prima proiezione italiana era avvenuta nel marzo 1896 a Milano portatavi dagli stessi Lumìere Sulla base di dati documentali, tra le personalità di spicco iscritte nei diversi anni al Circolo, meritano una menzione Giacomo Costantino Beltrami, scopritore delle sorgenti dei Mississipi e Isabella Mastai-Ferretti, sorella del Pontefice Pio IX. Frequentarono il Circolo, Giosuè Carducci, Giovanni Gentile (con il quale i vertici della Società trattarono per la permanenza in Città dell'Ateneo maceratese tra i più antichi d'Italia, fondato nel 1290).

Testo scritto da Delegazione FAI di Macerata

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Società Filarmonica, Apprendisti Ciceroni I.I.S. Matteo Ricci di Macerata