Il piccolo borgo montano di San Giorgio di Cola è riposto su una fascia di prati nascosta dietro uno sperone granitico che sorveglia l'ingresso della selvaggia Val Codera. Può essere raggiunto solo da una ripida mulattiera che sale da Novate Mezzola, oppure dal sentiero del Tracciolino. Il paese, incastonato tra forre rocciose e scoscesi versanti di montagna, in passato ospitava un'attiva comunità di cavatori di granito.
La chiesetta del borgo conserva tratti romanici nell'abside semicircolare con lesene esterne, anche se fu interamente rifatta nel 1778 e decorata nel 1852 e nel 1901 (il campanile venne aggiunto nel 1880). Alle spalle della sua piazza ombreggiata da grandi platani, si trova la fontana e la cappellina eretta nel 1855. Sopra il borgo si può trovare un sasso avello, di orgine ignota, scavato con l'incavo destinato ad accogliere una salma, poi coperta da una lastra di granito andata perduta; e il piccolo cimitero, al cui interno si trova un enorme blocco di granito aggettante, che funge da cappelletta.