Trattasi di una chiesa dalle piccole dimensioni che sorge nell'omonimo largo ai margini del centro storico sammarchese. Fu costruita nel XVII secolo dai pochi superstiti della Peste, i quali la ubicarono al di fuori del perimetro urbano nel punto in cui si sarebbe trovato il lazzaretto locale come forma di ringraziamento per la scampata disgrazia. Gli interni sono semplici: le pareti e la volta sono leggermente affrescati con due lampadari in ferro battuto in sospensione, l'altare è composto da un blocco lapideo e da un trittico di nicchie marmoree per le statue votive, i banchi dei fedeli sono realizzati artigianalmente in legno; la facciata esterna invece è caratterizzata da un piccolo campanile che svetta all'incrocio delle due falde del tetto e da un portale in pietra locale finemente lavorato a mano.