Agli inizi dell’Ottocento il duca Carlo Caracciolo di San Teodoro, senatore del regno, acquistò alla Riviera tre edifici contigui, affidando a Guglielmo Bechi, l’incarico di trasformarli in un’unica residenza di prestigio. Il Bechi realizzava quindi la costruzione a tre piani in stile neoclassico di notevole pregio artistico-architettonico. L’appartamento al piano nobile di circa seicento metri quadrati con pitture e stucchi e gli arredi originali si caratterizza per la grande veranda proiettata sul verde della Villa comunale e sull’azzurro del mare da cui si accede alla Galleria e al Salone da ballo a pianta rettangolare, con il soffitto ispirato al bagno delle terme di Pompei.