In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Nel territorio sud est di Milano, nel centro del borgo agricolo di Colturano, in una zona boscosa ricca di acque e un tempo di cervi e animali selvatici sorge il Palazzo Visconti Fregoso.
Sorto in epoca medievale, molto probabilmente come grangia dell'ordine Cistercense o degli Umiliati, il complesso appartenne tra i secoli XIV e XV ad alcuni rami della dinastia Viscontea, passando poi al cavaliere Antonio Fileremo Fregoso, poeta e gentiluomo alla Corte ducale degli Sforza, a sua volta sposato con la nobile Fiorbellina Visconti. In seguito, tra i secoli XVI e XVII, i discendenti del Fregoso suddivisero l'edificio in varie proprietà, che pervennero rispettivamente all'Ospedale della Pietà di Milano poi divenuto Pio Albergo Trivulzio e ai conti Scotti Gallarati. Nel Novecento giunse la famiglia Rossi ed infine ai due attuali proprietari Meloni e Maddinelli.
L'edificio è attestato lungo la via Vittorio Emanuele II e si articola attorno ad una corte a pianta rettangolare, anticamente chiusa, ma oggi comunicante ad est con un grande spazio verde destinato a giardino. Il palazzo presenta all'esterno un aspetto difensivo con mattoni a vista e uno più decorativo con intonaco, per poi aprirsi nel vasto cortile interno con ampio porticato medievale con pilastrini in laterizio, le cui luci sono ora tamponate e intervallate da finestre di età moderna. I tre lati del cortile interno presentano grandi finestre gotiche incorniciate in ricche modanature. Nell'androne alcuni medaglioni recanti il motto "ESTA PASSIENDIE LOBE GOT" in carattere gotico con l'utilizzo di tre differenti lingue, due stemmi araldici dipinti alla parete e alcuni affreschi a tema biblico con un'Annunciazione di notevole fattura completano ed arricchiscono la struttura dimostrando l'organicità dell'architettura del palazzo.
L'apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta del palazzo, normalmente non fruibile perché proprietà privata, mediante un itinerario composto da cinque soste che abbraccia un periodo storico che parte dal 1300 fino ad arrivare ai giorni nostri. La storia del Cavaliere Fregoso, poeta cortigiano che si ritirò in esilio volontario nel suo feudo a Colturano dove compose le sue più importanti opere, sarà protagonista della prima parte della visita. In seguito, sarà possibile accedere ad alcune sale del primo piano per scoprire quel che resta degli affreschi biblici e le trasformazioni del palazzo in luogo di lavoro agricolo nel corso del ‘900 dove si coltivava il grano, si faceva il burro e il formaggio. I recenti restauri, effettuati nelle parti esterne, hanno riportato all'antico splendore questo palazzo annoverato fra le antiche dimore storiche italiane e che conserva la stratificazione di secoli di storia che ne hanno mutato più volte l'uso. Nel corso del restauro sono venuti in luce affreschi rinascimentali che potranno essere oggetto di successivi restauri.
Visite a cura di: Guide Pro Loco Colturano - Guide Storiche Amatoriali della Pro Loco Melegnano - Narratori FAI