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Nel quadrante est di Milano, subito fuori dalle mura spagnole, vide la luce alla fine del XIX secolo il monastero benedettino del Santissimo Sacramento, successivamente danneggiato durante i bombardamenti su Milano nel corso della Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel 1953. A un secolo dagli eventi bellici, nello storico edificio ottocentesco di via Kramer in cui ancora oggi dimorano le monache di clausura, nasce una casa ispirata alla Bellezza e concepita da Dolce&Gabbana.
Il Monastero ebbe origine nel 1892, quando tre monache appartenenti all'ordine benedettino, provenienti dal monastero di Arras (Francia) costrette all'esilio dai decreti di soppressione dei monasteri di Francia, ricevettero dall'arcivescovo di Milano la preghiera di fondare un monastero. La licenza edilizia veniva concessa nel 1896. L'edificio copriva allora solo una parte del lotto compreso tra le vie Kramer, Bellotti, Poerio e Goldoni; per la precisione l'angolo tra le vie Bellotti e Kramer con un esteso giardino e orto. Nel 1918 il Monastero incaricò l'arch. Spirito Maria Chiappetta di aggiungere al fabbricato un ulteriore volume (da destinare a sede scolastica) ed una chiesa gotica, prospettanti entrambi via Bellotti.
La posa della prima pietra avvenne nel 1921; la consacrazione nel 1929. Sul retro del complesso scolastico-monastico e della chiesa si trova un grande giardino di clausura e entro un recinto protetto uno spazio per la scuola. Nel 1943 il monastero subì ingenti danni, specie sul lato di via Kramer. Nel 2023 inizia la nuova Era per la categoria Beauty di Dolce&Gabbana, con sede a Milano, proprio negli spazi ristrutturati adiacenti alla chiesa di via Kramer. La sede che si ammira oggi è il frutto di un importante intervento di recupero e di riqualificazione architettonica e l'armonica commistione di antico e moderno si apprezza negli uffici e negli spazi di rappresentanza. Qui, rivestimenti in quarzite nera e marmo di Candoglia fanno da tappeto alla lunga galleria culminante in una cappella in cui è presente la statua di Sant'Ignazio Martire (opera di Pietro Ferroni datata 1811-12), in prestito dal Duomo di Milano nell'ambito dell'iniziativa di mecenatismo "Adotta una Statua" promossa dalla Veneranda Fabbrica del Duomo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano.
Il percorso di visita in questo bene inizierà dall'ingresso carraio di Via Goldoni 7. Dopo una breve descrizione del giardino e della facciata esterna, ci si soffermerà su alcuni brevi cenni storici e il gruppo verrà condotto all'interno delle sale del vecchio monastero ora sede (in parte) della nuova categoria Beauty Dolce&Gabbana. L'eccezionalità dell'apertura consiste nello scoprire una nuova realtà imprenditoriale globale, ma con radici meneghine, che muove i suoi primi passi all'interno di un bene storico. Un interessantissimo esempio di rivalutazione del tessuto storico milanese attento al suo passato ma con una visione internazionale con sguardo volto al futuro e alla divulgazione della bellezza italiana nel mondo.