Il Palazzo di Città, sede del comune di Asti fin dal 1558, anno in cui Emanuele Filiberto di Savoia dona l'edificio alla comunità, prende le attuali sembianze nel 1727 ad opera di Benedetto Alfieri (1700-1767). In facciata, lo stilema a tre ordini di aperture costituisce un unicum, mentre gli altri particolari decorativi, sono riconoscibili nelle coeve architetture alfieriane in Asti, e rimarranno un suo codice distintivo anche in edifici più sontuosi. Lo scalone d'onore, con le quattro rampe, definisce l'organizzazione degli spazi anche se la decorazione visibile oggi è opera di Ottavio Baussano (1898-1970) mentre il salone dei ricevimenti, presenta il soffitto affrescato da Paolo Arri (1868-1939). Una curiosità che pochi conoscono è che nell'atrio di ingresso si conserva la pietra di paragone per le misure lineari di mattoni e coppi, in uso sul mercato astigiano fino al tardo medioevo.