Datato 1742, il palazzo ebbe come primo proprietario l’avvocato Francesco De Benedictis di Ascoli Satriano, il quale si trasferì nel capoluogo dauno per esercitare la professione forense presso il tribunale della Dogana della mena delle pecore. Le quattro facciate, costituite da muratura a doppio paramento, tufi all’interno e mattoni di creta all’esterno, sono arricchite da quattordici balconi con ringhiere bombate in ferro.
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Datato 1742, il palazzo ebbe come primo proprietario l’avvocato Francesco De Benedictis di Ascoli Satriano, il quale si trasferì nel capoluogo dauno per esercitare la professione forense presso il tribunale della Dogana della mena delle pecore. Le quattro facciate, costituite da muratura a doppio paramento, tufi all’interno e mattoni di creta all’esterno, sono arricchite da quattordici balconi con ringhiere bombate in ferro.