![ECOMUSEO MULINO AL PIZZON](https://fai-platform.imgix.net/uploads/4c971318-d3e3-4ca3-955a-0778b316f5dd.jpg?w=600&h=372&fit=crop&auto=format,compress)
Tutto è cominciato da una montagna di sassi impolverati e sconquassati che nascondeva qualcosa..
Il Molino Maufet era un luogo scomparso senza ragione, nel tempo e nei ricordi.. e noi siamo Lorenzo e Claudia Tre anni fa circa ci siamo innamorati di questo molino fermo e abbandonato da 57 lunghissimi anni e di un’idea.. ed è così che è (ri)nato il Molino Maufet: un antico molino ai tempi moderni.. Abbiamo pensato, con la nostra famiglia, che restaurare questo Molino ad acqua e donargli una nuova collocazione funzionale fosse la via migliore per proteggerlo e preservarlo nel tempo.. Molte le giornate e le nottate che abbiamo passato impolverati e magari stanchi.. ma non c’è istante che abbiamo trascorso lavorando al Molino che non ci abbia restituito un bel ricordo e un po’ del profumo delle nostre nonne che entrambi adoravamo.
Il Molino Maufet è sito in Località Villatico a Colico (LC) lungo il percorso dell’Antica Roggia Molinaria di Fontanedo, primo insediamento del paese, risalente al 1300. Una piccola costruzione visibile a monte del mulino fa risalire il complesso agli inizi del 1700. Nel Catasto Teresiano è menzionata come “Sito di Pila per Orzo ad Acqua” di proprietà dei Frati Agostiniani di Gravedona, poi rilevata dalla Famiglia Sciucco nel 1783. Del Molino si hanno invece le prime tracce scritte nell'800, data ancor oggi ben impressa sull’architrave in sasso posta all’ingresso, ma anche le sue origini probabilmente sono più antiche. Sulla facciata è possibile ammirare l’affresco recuperato di S. Cristina, protettrice dei mugnai, celebrata il 24 luglio.
All’interno del Molino è possibile osservare i due palmenti con macine francesi di La Ferté, messi in movimento da altrettante ruote verticali (pesatore). L’alimentazione era garantita dalla prospiciente roggia molinaria. Un piccolo molino abbaziale, meccanicamente simile al primo, fa da corredo per la macinazione di grano e castagne. Durante il rifacimento dei muri perimetrali è stata rilevata la presenza di un architrave identica a quelle visibili all’uscita degli alberi (fusi) delle attuali ruote. Si ipotizza quindi, la presenza di un terzo palmento smantellato probabilmente a metà del XIX Sec. Il locale fu riconvertito a uso abitativo e corredato di un forno per la panificazione. Il molino, è stato in funzione fino agli anni sessanta e abbandonato per la morte degli ultimi mugnai, detti “i Maufet”.
A Villatico la storia dei mulini è una storia antica, a partire dal 1200 infatti erano ben 12 gli opifici posti a un passo dal Sentiero del Viandante, lungo il percorso dell’Antica Roggia Molinaria di Fontanedo, arguta opera d’ingegno degli uomini e tramandata nei secoli come un dono.. per il loro ruolo all’interno delle quotidiane necessità alimentari i Molini divenivano anche inevitabile importante punto d’incontro oltre che scrigno di ricordi. Non siamo nostalgici di queste vite di immensi sacrifici, ma ne abbiamo profondo rispetto e vogliamo assicurarci che questi vissuti di farina non siano dimenticati.. nei ricordi, nelle tradizioni, nei profumi, nei rumori.. nei valori..
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