
L’ Ecomuseo Mulino al Pizzon di Fratta Polesine (Ro) nasce da un appassionato impegno di un imprenditore che, affiancato da un’Associazione di Promozione Sociale (CTG – Centro Turistico Giovanile), ha salvato un gioiello di archeologia industriale, facendo emergere e valorizzando le sue nuove opportunità. Questo Mulino è tra i soci fondatori dell’Associazione Nazionale Mulini Storici. Si può visitare il museo interno al Mulino, dove si trovano macchinari originali che risalgono al 1800/1900, per la macina del frumento e del mais. Il Mulino sorge sulle rive di un antico corso del Po, chiamato ora Tartaro-Canalbianco; in esso si getta un altro fiume, lo Scortico, che deriva dall’Adige. Poiché quel salto d’acqua costituiva un ostacolo alla continuità della via navigabile che congiungeva il Po all’Adige, per superarlo la Repubblica di Venezia costruì nel 1500 due conche di navigazione, tuttora visibili. Più tardi per sfruttare il salto d’acqua tra i due fiumi, intorno alla metà del 1800, è stato costruito il Mulino al Pizzon.
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