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San Felice del Molise è uno dei quattro comuni del Molise di lingua e cultura croata, la cui presenza di popolazioni slave è testimoniata dal '600. Esse sono giunte in Italia, contemporaneamente agli albanesi, tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI secolo. La lingua, lo slavo-croato molisano, è tuttora parlata e coltivata dai suoi abitanti. Il paese, già denominato San Felice Slavo nel 1863, cambiò nome in San Felice del Littorio durante il fascismo. Prese la denominazione in uso di San Felice del Molise nel 1949.

La storia tramanda che la sua fondazione risale al tempo dei longobardi. La testimonianza più interessante circa la datazione del centro si trova sulla muratura della cappella di San Felice Papa. Si tratta di una lapide posta sulla porta di ingresso per commemorare Ottone IV di Brunswik (1174-1216) imperatore di Germania e principe d'Abruzzo e del Molise. Diverse sono le famiglie nobiliari che si assicurarono il centro in epoca feudale. Si ipotizza che sotto il governo degli Orsini furono introdotti come coloni popolazioni slave, tanto da rinominare il centro, viste le fortissime influenze, in San Felice Slavo dal 1863 al 1929. Testimonianze tradizionali e culturali sono ancora vive nella zona ed oggi tutelate come patrimonio culturale della comunità.

Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli: con la sua antica origine risalente al 1200 e la sua importanza come luogo di culto dedicato a San Felice Slavo, incarna la storia e la tradizione della regione. Le sue opere d'arte, tra cui la cassa d'organo e il dipinto della Deposizione di Cristo, sono testimonianze del fervore religioso e artistico che caratterizza la comunità. Chiesa di San Felice Papa: si distingue per la sua architettura solenne e il suo ambiente raccolto. La facciata baroccheggiante e il tetto a due falde con copertura in coppi aggiungono un tocco di bellezza e maestosità all'edificio, mentre la navata unica accoglie i fedeli in un'atmosfera di devozione e spiritualità. Monumento ai Caduti: l'allegoria del sacrificio del soldato per la Patria, rappresentata nel monumento ai caduti, richiama il senso di sacrificio e dedizione dei soldati, contribuendo alla memoria storica e culturale della regione. L'attribuzione di un'opera a Caetani Alessandro, legata alla medaglia d'oro al Valore Militare conferita al finanziere Antonio Zara.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le Giornate FAI il visitatore potrà scoprire la storia, la cultura e le curiosità di San Felice del Molise, esplorando i suoi angoli più suggestivi e conoscendo fatti anche dai racconti degli abitanti del posto.

Testo scritto da Gruppo FAI di Termoli

Visite a cura di

Associazione culturale Comunità croata del Molise "Luigi Zara", Proloco San Felice e Volontari FAI

Visite in lingua straniera

Croato - Na-našu/Na-našo