Torre di avvistamento del XVII secolo, è adagiata su una collina a pochi passi dalla costa ionica catanzarese. La costruzione venne edificata con scopi di difesa contro le invasioni saracene. La torre, a base quadrangolare, è detta "Cavallara" perchè ospitava i Cavallari, responsabili delle comunicazioni veloci in caso di pericolo. I cavalli erano ospitati al piano terra, in un ambiente con volta a botte e pilastro centrale. L'accesso al piano superiore avveniva tramite scala esterna con ponte levatoio.
La Torre Cavallara era inserita in un ampio sistema di strutture di avvistamento edificate lungo tutta la costa. Il prezioso “Codice Carratelli”, manoscritto di fine XVI secolo costituito da 99 acquerelli di recente riscoperta, ne raffigura complessità ed importanza.
Dalla spianata in cima alla collina su cui poggia la torre si apre la vista a tutto il Golfo di Squillace, la meravigliosa terra che affaccia sul Mar Ionio, da Isola Capo Rizzuto a Punta Stilo. Un territorio oggi distribuito tra le province di Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria, unico per interesse storico e bellezze naturali.
Una terra in cui vivono il mito di Ulisse, la memoria dei fasti della Magna Grecia e dell’Impero Romano, dei Bizantini e degli Arabi. Aree archeologiche come quella di Scolacium, a pochissimi chilometri dalla Torre Cavallara, e borghi medievali arrampicati sulle colline: ovunque testimonianze della grande opera dell’uomo. Un territorio in cui convivono le acque cristalline dello Ionio e i monti possenti e boscosi. Che profuma di agrumi ed eucalipti, accarezzato dalla bellezza dei magnifici uliveti, mai avaro di specialità della cucina mediterranea. La sponda ionica dell’istmo più stretto d’Italia dominato dal mitico Monte Tiriolo.
La Torre Cavallara è dunque un luogo che abbraccia questa terra al centro del Mediterraneo, la cui ricchezza è l’infinita varietà del patrimonio storico, paesaggistico e culturale.