In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Situato su un rilievo che domina il bacino dell'Agri nel suo ultimo tratto, in continuità col crinale sul quale insistono i resti delle città di Siris ed Herakleia, il "Castello" di Policoro, con le circostanti costruzioni di servizio, si pone quale ultima testimonianza di un grande latifondo, passato nella proprietà di diverse ricche e importanti casate, fino alla Riforma Fondiaria, negli anni cinquanta del Novecento.
L'edificio nasce come monastero fortificato, intorno all'anno Mille, ad opera dei Basiliani che ne fanno un centro di culto e di lavoro che irradia la propria influenza nei territori circostanti, offrendo, oltre al conforto per l'anima, l'insegnamento di tecniche agricole e delle arti in generale. Nel 1791, la principessa Maria Grimaldi Gerace Serra acquista l'intero latifondo, trasforma l'edificio in un casale nobiliare e dà il via alla costruzione del piccolo borgo circostante. Nel 1893 l'intero latifondo passa al Barone Berlingieri di Crotone che lo utilizza anche come residenza di svago, organizzando, battute di pesca e di caccia nel bosco paludoso. Con la Riforma Fondiaria, inizia il periodo di declino del Castello che negli anni Ottanta appare abbandonato, per essere poi restaurato.
La struttura ha subito, nei secoli, notevoli trasformazioni delle quali è difficile tracciare una precisa evoluzione. Testimonianza importante per comprendere l'antica forma della struttura è una litografia settecentesca che ci regala l'immagine di un edificio imponente con torri e torrioni, di cui oggi rimane traccia nei contrafforti. Esternamente la struttura è solida, ha un aspetto sobrio, un volume compatto puntellato di finestre architravate ordinatamente disposte su una superficie liscia e continua all'interno della quale spicca il portale d'ingresso. Un portale ad arco inquadrato in un ordine di lesene trabeate. All'interno i volumi si dispongono intorno ad un ampio cortile pavimentato, l'essenzialità delle linee è spezzata da arcate a tutto sesto sul lato sud e da una torre campanaria a base quadrangolare.
I visitatori raccolti all'ingresso del Palazzo/Castello saranno accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni per visitare gli spazi esterni della collina dove c'è la Cappella della Madonna del Ponte ed il nucleo urbano originario dei casalini. Entrati nella corte oltre a cogliere l'imponenza del monumento sarà possibile visitare una mostra dedicata al Paesaggio allestita dai giovani studenti dell'IISS Fermi. La visita dell'antico maniero è circoscritta al piano terraneo, essendo la struttura privata e negli ultimi anni del secolo scorso è stato oggetto di un importante intervento di restauro che gli ha ridato vita, rendendolo sede di numerose attività turistico-ricettive.
Apprendisti Ciceroni delle classi Terze Linguistico IIS Fermi di Policoro