I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
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Narrate, gente, la vostra terra: ascolta il racconto di Pierluigi Mariano Mantova

Situata nel cuore della seconda pianura più estesa d’Italia, il Tavoliere, tra il torrente Celone e il fiume Cervaro. Nonostante il terremoto del 1731 e i bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale, conserva nel centro storico diverse testimonianze del suo passato. In agro di Foggia è attestato il più grande sito archeologico del Neolitico. La prima notizia storica sicura di Foggia ricorre in una bolla di Alessandro II a Stefano vescovo di Troia, probabilmente del 1069. Durante il dominio di Federico II, dal 1221 al 1250, Foggia svolse, in una certa misura, la funzione di capitale del Regno di Sicilia. Nel 1480 Foggia diventa sede del Parlamento Reale Aragonese. Gli aragonesi, resisi conto dell’importanza del Tavoliere come luogo di passaggio in occasione della transumanza delle pecore, istituiscono una dogana, detta dogana delle pecore, appunto. Per passare era necessario pagare un pedaggio, il che portò nuova linfa economica al regno, ma di fatto privò gli agricoltori di terre da coltivare. Il terreno tornò ad essere trascurato e paludoso. Solamente nell’Ottocento si giunse all’abolizione della dogana e la terra fu restituita all’agricoltura. La costruzione della stazione ferroviaria diede impulso all’economia e la città si sviluppò maggiormente attorno ad essa. Nel Novecento, con l’ascesa al potere di Benito Mussolini, fu istituito il Consorzio di Bonifica della Capitanata. Lo stesso Mussolini volle la costruzione dell’Acquedotto Pugliese e spinse a favore di un incremento dell’edilizia pubblica. Durante la Seconda Guerra Mondiale Foggia rivestì un ruolo di primo piano, dal momento che la sua stazione ferroviaria era uno snodo importante sia per quanto riguarda gli spostamenti da e verso nord e sud, ma anche verso il Tirreno. Lo sbarco degli Alleati portò a un grave danneggiamento della città, che fu poi ricostruita nei decenni a venire. La storia di Foggia è stata dunque lunga, intensa e ricca di eventi salienti, che l’hanno resa la splendida città che è oggi.

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Situata nel cuore della seconda pianura più estesa d’Italia, il Tavoliere, tra il torrente Celone e il fiume Cervaro. Nonostante il terremoto del 1731 e i bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale, conserva nel centro storico diverse testimonianze del suo passato. In agro di Foggia è attestato il più grande sito archeologico del Neolitico. La prima notizia storica sicura di Foggia ricorre in una bolla di Alessandro II a Stefano vescovo di Troia, probabilmente del 1069. Durante il dominio di Federico II, dal 1221 al 1250, Foggia svolse, in una certa misura, la funzione di capitale del Regno di Sicilia. Nel 1480 Foggia diventa sede del Parlamento Reale Aragonese. Gli aragonesi, resisi conto dell’importanza del Tavoliere come luogo di passaggio in occasione della transumanza delle pecore, istituiscono una dogana, detta dogana delle pecore, appunto. Per passare era necessario pagare un pedaggio, il che portò nuova linfa economica al regno, ma di fatto privò gli agricoltori di terre da coltivare. Il terreno tornò ad essere trascurato e paludoso. Solamente nell’Ottocento si giunse all’abolizione della dogana e la terra fu restituita all’agricoltura. La costruzione della stazione ferroviaria diede impulso all’economia e la città si sviluppò maggiormente attorno ad essa. Nel Novecento, con l’ascesa al potere di Benito Mussolini, fu istituito il Consorzio di Bonifica della Capitanata. Lo stesso Mussolini volle la costruzione dell’Acquedotto Pugliese e spinse a favore di un incremento dell’edilizia pubblica. Durante la Seconda Guerra Mondiale Foggia rivestì un ruolo di primo piano, dal momento che la sua stazione ferroviaria era uno snodo importante sia per quanto riguarda gli spostamenti da e verso nord e sud, ma anche verso il Tirreno. Lo sbarco degli Alleati portò a un grave danneggiamento della città, che fu poi ricostruita nei decenni a venire. La storia di Foggia è stata dunque lunga, intensa e ricca di eventi salienti, che l’hanno resa la splendida città che è oggi.
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