Nel cuore degli Appennini, una rete ferroviaria lunga 163 km. Inaugurata nel 1883 per collegare Rieti e Sulmona, da quasi 150 anni attraversa paesaggi suggestivi raggiungendo un'altitudine massima di 989 metri.
La Ferrovia del Centro Italia abbraccia l'Abruzzo, il Lazio e l'Umbria, attraversando gli Appennini e toccando oltre 30 stazioni attive. Partendo da Sulmona e passando per l'Aquila, Rieti e Terni, per una distanza di 163,6 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di 989 metri a Sella di Corno. Inaugurata il 28 ottobre 1883, ha svolto un ruolo cruciale per i pendolari che si spostavano dai paesi verso le città fino all'avvento del trasporto su strada nel secondo dopoguerra. Negli ultimi anni però si sta sviluppando un nuovo tipo di turismo ferroviario, rivolto ai borghi meno conosciuti, che consente ai viaggiatori di godere dei paesaggi dai finestrini. Da Sulmona si attraversa la valle Peligna e le gole di San Venanzio, arrivando all'Aquila. Si sale quindi sull’Appennino fino a Sella di Corno attraversando l'altopiano di Rocca di Corno ove si pratica ancora la transumanza. Poi giù verso le Gole di Antrodoco, dove scorre il fiume Velino e si appoggia la millenaria via Salaria. Si attraversa poi la piana di San Vittorino ricca di acque: da quelle solfuree di Cotilia, note da millenni per le loro proprietà terapeutiche, a quelle della sorgente del Peschiera che ancora oggi fornisce l’acqua a Roma. In questa zona sono presenti i resti delle Terme di Vespasiano e della Villa di Tito, originari di questa zona. Arrivando a Rieti si colgono i campanili medievali, contornati da edifici di varie epoche e dal fiume Velino con i resti dell'antico ponte romano. Le tappe rilevanti nella vallata dell'antico Lacus Velinus sono: Contigliano con la Chiesa Collegiata, Greccio dove San Francesco nel 1223 iniziò la tradizione del presepe e la Cascata delle Marmore in Umbria, la più alta cascata artificiale d'Europa realizzata dal console romano Manio Curio Dentato nel 271 a.C. per bonificare la piana reatina. Da qui un percorso panoramico porta a Terni, popolata sin dall'età del bronzo, protagonista della rivoluzione industriale con industrie pesanti e città degli innamorati con San Valentino come patrono.
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