28 maggio 2024
Al via sabato 1° giugno 2024 il progetto di valorizzazione interterritoriale che interesserà la Ferrovia del Centro Italia, che abbraccia l'Abruzzo, il Lazio e l'Umbria, attraversando gli Appennini, grazie al contributo di 5.000 euro messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito della Campagna “I Luoghi del Cuore”. L’intervento, che riceverà il cofinanziamento del Rotary Club Rieti, prevede l’apposizione di pannelli didattici all’interno di 16 stazioni con l’obiettivo di fornire ai visitatori informazioni sul territorio circostante, creando un'esperienza di viaggio più coinvolgente e arricchente.
Molte associazioni e realtà culturali si impegnano attivamente nella promozione e valorizzazione del territorio. Tra queste, ci sono gli enti che hanno formato il Comitato Promotore della Ferrovia del Centro Italia: Amici di Rieti, Associazione Culturale Giovanile Riattivati, Rotary Club Rieti, Associazione Collezionisti “S. Fabi” – Rieti, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la raccolta voti durante l’XI edizione del censimento de “I Luoghi del Cuore” a favore della ferrovia. 8.560 persone hanno sostenuto l’infrastruttura perché venisse maggiormente valorizzata e a seguito di questo ragguardevole risultato l’Associazione Giovanile Culturale Riattivati ha partecipato al bando per la selezione degli interventi che il FAI lancia dopo ogni censimento, presentando il progetto di valorizzazione e ottenendo il contributo.
“Il FAI insieme a Intesa Sanpaolo ha scelto di sostenere il progetto di valorizzazione della Ferrovia del Centro Italia, da un lato per il grande coinvolgimento delle realtà culturali locali che si sono impegnate attivamente, a cominciare dall’Associazione Culturale Giovanile Riattivati; dall’altro perché questo progetto rappresenta indirettamente un sostegno alla conoscenza e alla promozione di luoghi in alcuni casi poco conosciuti, in territori fuori dalle principali rotte di traffico e all'interno del cratere del sisma del 2016: aree interne più fragili, per le quali anche il FAI auspica un rilancio a partire dalla valorizzazione delle identità culturali locali, tanto più da sostenere se promosse da giovani che vogliono prendersi cura del proprio territorio.”, commenta Federica Armiraglio, Responsabile FAI per la campagna “I Luoghi del Cuore”.
Partendo da Sulmona e passando per l'Aquila, Rieti e Terni, la Ferrovia del Centro Italia copre una distanza di 163,6 chilometri, raggiungendo un'altitudine massima di 989 metri a Sella di Corno.
Inaugurata nel 1883, ha svolto un ruolo cruciale per i pendolari che si spostavano dai paesi verso le città fino all'avvento del trasporto su strada nel secondo dopoguerra.
Attualmente lo stato della ferrovia presenta sfide e opportunità. Sono in corso lavori per potenziare l'infrastruttura esistente, migliorando l'efficienza delle linee ferroviarie anche nei tratti dove non è presente la linea elettrificata. La linea rimane un'importante via di collegamento per il trasporto di passeggeri, con collegamenti che attraversano tre regioni: Abruzzo, Lazio e Umbria toccando oltre 30 stazioni attive, con forte potenziale di sviluppo per il turismo lento.
Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS è da tempo impegnata nella riqualificazione di oltre 600 stazioni su tutto il territorio nazionale avendo avviato un Piano Integrato Stazioni (PIS); sono comprese sia quelle a maggiore rilevanza trasportistica che intercettano oltre il 90% del totale dei passeggeri, sia stazioni medio-piccole di particolare rilevanza in relazione alle molteplici richieste espresse dalla collettività e dagli stakeholder istituzionali.
La valorizzazione della Ferrovia del Centro Italia va incontro al modo di viaggiare che si sta sviluppando negli ultimi anni, al nuovo tipo di turismo ferroviario, rivolto ai borghi meno conosciuti, che consente ai viaggiatori di godere dei paesaggi dai finestrini.
La Ferrovia del Centro Italia da Sulmona attraversa la valle Peligna e le gole di San Venanzio, arrivando a L'Aquila; sale quindi sull'Appennino fino a Sella di Corno attraversando l'altopiano di Rocca di Corno, ove si pratica ancora la transumanza. Poi giù verso le Gole di Antrodoco, dove scorre il fiume Velino e si appoggia la millenaria via Salaria. Si attraversa poi la piana di San Vittorino ricca di acque, quelle solfuree di Cotilia, note da millenni per le loro proprietà terapeutiche, e quelle della sorgente del Peschiera che ancora oggi fornisce l’acqua a Roma. In questa zona sono presenti i resti delle Terme di Vespasiano e della Villa di Tito, originari di questa zona.
Arrivando a Rieti si colgono i campanili medievali contornati da edifici di varie epoche e dal fiume Velino con i resti dell'antico ponte romano. Le tappe rilevanti nella vallata dell'antico Lacus Velinus sono: Contigliano con la Chiesa Collegiata, Greccio ove San Francesco nel 1223 iniziò la tradizione del presepe e in Umbria la Cascata delle Marmore, la più alta cascata artificiale d'Europa, realizzata dal console romano Manio Curio Dentato nel 271 a.C. per bonificare la piana reatina. Da qui un percorso panoramico porta a Terni, popolata sin dall'età del bronzo. Protagonista della rivoluzione industriale con industrie pesanti e impianti idroelettrici è anche città degli innamorati, con San Valentino come patrono.
Il progetto “La Ferrovia del Centro Italia” consiste in un percorso tracciato lungo le stazioni attive sulla linea Terni - Rieti - L’Aquila - Sulmona per potenziare il turismo dei borghi poco conosciuti, in particolare quelli situati all'interno del cratere del sisma del 2016. Un percorso mirato, dunque, a generare un impatto positivo sull'economia locale e preservare il patrimonio culturale e naturale del territorio. L'obiettivo è quello di orientare i turisti attraverso pannelli informativi apposti in 16 stazioni. I pannelli forniscono informazioni dettagliate sulla storia, la cultura, le attrazioni e le peculiarità di ciascun luogo, anche con QR code interattivi, creando un'esperienza di viaggio più completa.
Il progetto utilizza tecniche innovative e sostenibili perché si basa sull'utilizzo dell’alluminio con stampa UV: la durata nel tempo dei pannelli riduce la necessità di sostituzione frequente, contribuendo a una maggiore efficienza economica e riducendo l'impatto ambientale.
I QR code presenti sui pannelli permettono di approfondire la conoscenza dei luoghi attraverso una landing page che favorisce la conoscenza della storia e delle peculiarità del territorio e di connettersi ai siti dei Comuni delle stazioni ferroviarie.
Il progetto, come il viaggio di un treno, si sviluppa attraverso diverse tappe, eventi e occasioni in cui festeggiare e svelare di volta in volta un nuovo pannello; gli eventi compongono un calendario che si sviluppa durante il corso dell’anno.
A partire dall’avvio del progetto di sabato 1° giugno, che coinvolge Rieti e L’Aquila, le date successive sono:
Sulmona, sabato 15 giugno;
Terni, sabato 22 giugno;
Antrodoco Centro, sabato 6 luglio;
Marmore, sabato 20 luglio;
Pratola Peligna, sabato 3 agosto;
Antrodoco-Borgo Velino, sabato 24 agosto;
Raiano, sabato 7 settembre;
Castel Sant’Angelo, sabato 21 settembre;
Molina, sabato 5 ottobre;
Cittaducale, sabato 9 novembre;
S. Demetrio De’ Vestini, sabato 23 novembre;
Contigliano, sabato 7 dicembre;
Paganica, sabato 14 dicembre;
Greccio, sabato 21 dicembre.
Nella giornata dello svelamento del pannello, per ogni stazione è prevista una cerimonia alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, seguita da un evento e da una visita guidata ai punti di interesse culturale del comune. Tutti possono partecipare.
Il progetto rappresenta un'iniziativa di grande valore identitario per la comunità di riferimento, offrendo l'opportunità di riscoprire e promuovere i borghi meno conosciuti mettendo in rete il patrimonio culturale e storico prezioso delle tre regioni.
Attraverso la valorizzazione di questi borghi, si rafforza l'identità della comunità locale, si preservano le tradizioni e si crea un senso di appartenenza e orgoglio per il proprio territorio, dando la possibilità ai visitatori di scoprirne l’autenticità.
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