Il Macello di Porta Vittoria è una grande infrastruttura in rovina che occupa un profondo isolato del settore orientale di Milano, a sud del passante ferroviario di Porta Vittoria. Con una superficie di circa 15 ettari, era in passato la sede del macello comunale, oggi è composta da immobili abbandonati e in stato di degrado.
La costruzione avvenne tra il 1912 e il 1914 ad opera di Giannino Ferrini e Giovanni Filippini, ingegneri dell’ufficio tecnico comunale.
Si creò una “città annonaria” nel cuore di Milano, nei dintorni infatti si stabilì il mercato ortofrutticolo (oggi Largo Marinai d’Italia), il mercato ittico e avicunicolo e i Frigoriferi Milanesi.
Negli anni Novanta si è attuato il progressivo processo di dismissione dell’area dei macelli, fino alla dismissione totale nel 2005. Oggi vengono utilizzate alcune delle palazzine in stile liberty, presenti nel lotto, poste su Viale Molise.