In località Casale, tra frazione Vico e Borgo Castello, si eleva il convento di S. Croce, un tempio collegato all'Abbazia dei Benedettini di Montevergine. L'attività del convento, la cui fondazione risale alla fine del '500, si protrasse fino alla Rivoluzione napoletana, allorché l'edificio fu saccheggiato dalle truppe francesi. Nel 1811, in ottemperanza alla legge, divenne proprietà dello stato. Dopo alterne vicende prima ospitò una comunità di suore e successivamente fu concesso ad un'associazione assistenziale napoletana. Il convento per lungo tempo è stato abbandonato all'usura degli anni e all'incuria dell'uomo e solo dopo il terremoto ha subito interventi di restauro, che in parte ne hanno modificato l'originaria struttura. La chiesa pertinente al convento, attende ancora gli opportuni lavori. Sono scomparse le opere che ne decoravano la facciata e l'interno: il portale, in piperno a motivi fitoantropomorfi, la tela riproducente S. Guglielmo e il lupo, che copriva la navata centrale, e un crocifisso ligneo posto sull'altare maggiore.