La confraternita di Sant'Agostino e la rettoria di San Lorenzo sorgono nei pressi del ponte che collegava castello ed insediamenti abitativi, non a caso la frazione capoluogo prende il toponimo “Ponte”. Il rettore della chiesa di San Lorenzo in Murialdo viene citato nelle convenzioni del 1434 fra marchese di Finale e gli “uomini della comunità di Murialdo”. Agli studi di Giovanni Conterno si deve la datazione dell’11 gennaio 1440 come atto di autorizzazione ed avvio alla realizzazione della nuova chiesa parrocchiale, stante l’antica “fundamentorum defectu” (difettosa nelle strutture di fondazione). L’epigrafe del portale riporta a sua volta la dicitura relativa alla conclusione dell’intervento: “Anno del Signore 1445 il 22 luglio a San Lorenzo maestro Francesco Garone fece la chiesa essendo massari Giovanni Viglizzo e Pietro Bardino”. Si trattava di maestranze locali che tuttavia non mancavano di legami con i centri maggiori della cultura e dell’arte, come denotano le affinità con il portale di San Lorenzo di Genova. Il più rilevante intervento di restauro e rifacimento architettonico che subisce San Lorenzo è rappresentato dalla trasformazione barocca che l’archivio comunale di Murialdo permette di datare agli anni fra 1676 e 1681. Le colonne rotonde gotiche vengono inglobate nei pilastri e il tetto ligneo a vista coperto dalle volte di stile barocco; aperte le nuove finestre sul fronte laterale libero e accorciate le due navate laterali. Resta il disegno medioevale della facciata nello splendido portale, nel rosone e nella porta laterale detta "dei Morti"; si conserva all'interno la splendida rappresentazione dei 4 evangelisti nell'attuale sacrestia e da pochi anni è stata rinvenuta nel corso delle attività di restauro condotte dall'associazione culturale Murialdo: Arte e Storia una preziosissima rappresentazione di Santa Caterina d'Alessandria su una delle colonne gotiche che erano state inglobate nella costruzione barocca, con data apposta del 1459. L'Oratorio di Sant'Agostino deriva da antichissima fortificazione posta in linea d'aria sul versante opposto a quello del Castello Del Carretto, a poca distanza dalla Parrocchiale. La sua struttura fortificata e trecentesca è stata in epoca più tarda (sicuramente dal 1573) adattata ad oratorio e ha prodotto nel tempo quel ciclo di affreschi tardo-quattrocenteschi, che raffigurano la Passione di Gesù per l'intera estensione degli interni; a fine '600 e nel corso del XVIII secolo è stata sopraelevata, ampliata e coperti gli affreschi, che sono ora in fase di riscoperta.