Il prisma ottagonale sulla roccia viva, chiuso da cupoletta catafratta a squame di ardesia, nasce tra il 1679 e il 1680. E’ opera del pittore Bartolomeo Guidobono e dell’amico Gio Enrico Haffner, “un prospettico” del barocco bolognese, per incarico del nobile genovese Pier Paolo Franchi, proprietario del sito, segnato dal 1616 con una croce di legno, a ricordo della terza Apparizione, dopo le due al Botta, di Maria, al frate Agostino da Genova, avvenuta il 18 marzo 1580.
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Il prisma ottagonale sulla roccia viva, chiuso da cupoletta catafratta a squame di ardesia, nasce tra il 1679 e il 1680. E’ opera del pittore Bartolomeo Guidobono e dell’amico Gio Enrico Haffner, “un prospettico” del barocco bolognese, per incarico del nobile genovese Pier Paolo Franchi, proprietario del sito, segnato dal 1616 con una croce di legno, a ricordo della terza Apparizione, dopo le due al Botta, di Maria, al frate Agostino da Genova, avvenuta il 18 marzo 1580.
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