STORIA L’odierna Civitella d’Arna, sorge a 10 Km da Perugia in direzione est, su di uno sperone collinare a 333 metri di altitudine. Numerosi reperti, conservati al Museo Archeologico di Perugia, fanno risalire la frequentazione del luogo all’età del ferro tra il IX e l’VIII secolo a.C. Il primo insediamento fu un Pagus Umbro (villaggio) sorto attorno ad un luogo di culto, dedicato, probabilmente ad una divinità delle acque. Verso il IV sec. a.C. iniziò il processo di etruschizzazione che portò all’edificazione della città di Arna, attestato dal ritrovamento di innumerevoli tombe di epoca etrusca. Intorno al III-II sec. a.C. la città entrò nell’orbita romana tanto da diventare municipio e sede vescovile intorno al 90 a.C. Arna prosperò in età imperiale, e, dopo l’avvento del cristianesimo divenne una delle prime diocesi dell’Umbria. Repentina fu la sua scomparsa dovuta molto probabilmente alle orde di Totila che la rasero al suolo intorno alla metà del VI secolo. In età medievale sulla collina di Civitella d’Arna sorgeva un castello appartenente alla massa d’Arna, territorio al confine nord-est del ducato longobardo di Spoleto. Il castello fu ricostruito attorno al 1297, quale sentinella del comune di Perugia. LUOGHI Il Castello di Civitella d’Arna fu edificato intorno all’anno 1297 su fondamenta di epoca romana, conserva ancora al suo interno cisterne romane in buono stato. E’ considerato uno dei castelli più antichi dell’Umbria. Nel 1346 vi si accampò Giovanni Acuto, condottiero e capitano di ventura inglese La Chiesa di san Lorenzo, iniziata a costruire nel 1629 da don Giovanni Battista Tomassini, fu benedetta l’8 dicembre 1637 da monsignor Orazio Monadi, Vicario del Cardinale Baldeschi, assistito da don Antonio Saracini rettore di S. Emiliano di Ripa e Decano. La Chiesina di san Filippo fu costruita nel 1650 circa dai padri della Chiesa nuova di Perugia, detti comunemente Filippini, accanto all’oratorio omonimo. All’interno sopra l’altare maggiore è visibile una tela di Francesco Appiani. A forma rettangolare con l’abside rivolta ad oriente, la Chiesina cimiteriale di san Cristoforo, fu costruita nel 1189 e apparteneva in passato alla monache di S. Giuliana di Perugia. La Fonte dell’Osteria (sec. XVI), situata sulla strada regale di Porta Sole, poi strada Salara per le Marche, era una fonte importante per chi si metteva in viaggio. Voluta da Francesco di Orsino Sozi, come ex voto, fu dipinta da Giulio Caporali nel 1563. Oggi, non rimane che l’ossatura in mattoni con tre nicchie e due stemmi in pietra. La Madonnina, Edicola sacra dedicata a Maria S.S. Immacolata, edificata nel 1863, è situata presso il quadrivio della strada Civitella D’Arna provinciale, dove ogni anno, il 14 agosto ed il 7 dicembre, si accendono i “Faloni” dell’Immacolata. MANIFESTAZIONI “Festa delle Campane del Dialetto Perugino” Tra le numerose iniziative che la Proarna svolge a Civitella d’Arna, la “Festa delle Campane e del Dialetto Perugino” è sicuramente l’avvenimento più importante e caratteristico del piccolo borgo perugino. Si svolge nell’ultima decade di agosto ed ha avuto origine dal diario parrocchiale, tuttora custodito in canonica, che il lungimirante parroco del tempo don Francesco Baldelli, dal 1846, anno del suo insediamento nella parrocchia di San Lorenzo a Civitella d’Arna, ebbe cura di scrivere durante gli anni che resse la parrocchia fino al 1895. Durante i giorni della festa, si rievoca anche il mondo contadino con spettacoli, incontri sul dialetto, storia, musica popolare, gastronomia, che fanno rivivere il piccolo borgo in un clima di semplicità ed allegria Info: ProArna 346 5146435