Dove il centro antico di Napoli è più stretto e tortuoso, a ridosso della strada denominata “Spaccanapoli”, si trova la Chiesa di Santa Luciella, piccolo gioiello barocco nel cui ipogeo si trova l’inconsueto “Teschio con le Orecchie”, molto venerato dai napoletani.
Situata nel vicolo che collega Via San Biagio dei Librai a Via San Gregorio Armeno, la celebre via dei presepi, c’è una piccola chiesa fondata poco prima del 1327, per volere del consigliere reale degli Angiò, Bartolomeo di Capua. Fu l’antica sede di culto dell’antica corporazione dei maestri pipernieri, artisti che scolpivano il piperno, una pietra durissima. Essi lavoravano con martello e scalpello e, temendo che le schegge potessero conficcarglisi negli occhi, iniziarono a venerare Santa Lucia, protettrice della vista. Questi artisti erano una corporazione molto potente in città, visti i presunti forti poteri alchemici di infondere alle pietre energie benigne o maligne. L’affresco con lo stemma della corporazione è ancora visibile sopra il portale d’ingesso in piperno. Profondamente rimaneggiata nei decenni successivi, divenne sede dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione. L’interno, di ridotte dimensioni, ha un’unica navata rettangolare, con soffitto a volta stellata e un pregevole pavimento maiolicato. Dalla sacrestia si scende nell’ipogeo, ove è custodito il celebre, quanto insolito, teschio con le orecchie: un raro esemplare di cranio a cui sono rimaste conservate le cartilagini mummificate delle orecchie. Fino all’inizio del ‘900 i napoletani si recavano per rivolgergli preghiere, ritenendolo un canale privilegiato per comunicare con l’aldilà. Il culto delle “anime pezzentelle” fu molto venerato nella città, con la pratica di adottare un teschio, elargendogli cure e preghiere, in cambio di favori.
Cessato l’utilizzo da parte dell’Arciconfraternita, Santa Luciella, abbandonata da più di 30 anni, è stata riaperta al pubblico nel 2019 grazie alla tenacia e al lavoro dell’Associazione “Respiriamo Arte”, un gruppo di giovani laureati partenopei, che porta avanti un progetto di recupero e valorizzazione del bene sia da un punto di vista di sviluppo turistico, sia d’inclusione sociale, proponendo momenti aggregativi per gli abitanti del quartiere, come scuola di canto, lezioni gratuite per i bambini su temi fondamentali quali la legalità, l’educazione civica e l’impegno sociale. La passione, la perseveranza e il dinamismo operoso che contraddistingue l’associazione ha potuto creare concrete opportunità per alcuni giovani e permette quotidianamente agli abitanti del quartiere, della città e ai turisti di conoscere un pezzo importante della storia della città.
SCARICA QUI i materiali per promuovere il risultato ottenuto dal tuo Luogo del Cuore
19° Posto
22,421° Posto
22,655° Posto
5,260° Posto
4,351° Posto