18 dicembre 2023
Santa Luciella, abbandonata da più di 30 anni, è stata riaperta al pubblico nel 2019 grazie alla tenacia e al lavoro dell’Associazione “Respiriamo Arte APS”, formata da un gruppo di giovani laureati partenopei. L’obiettivo del loro lavoro, premiato da I Luoghi del Cuore è quello di realizzare un progetto di recupero e valorizzazione di una chiesetta del centro storico da riscoprire, sia da un punto di vista di sviluppo culturale e turistico sia d’inclusione sociale, proponendo momenti aggregativi per gli abitanti del quartiere, come scuola di canto, lezioni gratuite per i bambini su temi fondamentali quali la legalità, l’educazione civica e l’impegno sociale. La passione, la perseveranza e il dinamismo operoso che contraddistingue l’associazione hanno potuto creare concrete opportunità per alcuni giovani e permette quotidianamente agli abitanti del quartiere, della città e ai turisti di conoscere un pezzo importante della storia napoletana.
Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo prevede la valorizzazione della chiesa attraverso una nuova illuminazione degli spazi, con un sistema di luci comandato a computer, che permette l'illuminazione di singole parti durante le visite guidate, sia in ottica di risparmio energetico, sia per dare maggiore enfasi alla narrazione di questo piccolo gioiello barocco situato tra i vicoli stretti e tortuosi del centro antico di Napoli, alle spalle di San Gregorio Armeno.
Il progetto – richiesto dalla Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo Apostoli di Calvenzano – renderà il luogo accessibile a un ampio pubblico, con la creazione di percorsi di visita inclusivi, integrati con quello tradizionale, adatti a persone con diversabilità cognitive e/o intellettive anche complesse. Nello specifico verranno realizzati un herbarium e un olfattorium ispirati alle piante presenti nel Boscospino e rievocativi dei cicli pittorici; un modellino 3D del bene su supporto mobile e pannelli mobili con gli affreschi in rilievo, le traduzioni in braille e in Comunicazione Aumentativa Alternativa, destinati in particolare ai non vedenti e alle persone affette da autismo; tablet con video LIS per non udenti, audioguida con musiche ispirate agli affreschi e racconti brevi per i più piccoli. Grazie alla disponibilità del Gruppo Alpini di Calvenzano e dei volontari FAI della Bassa Bergamasca sarà inoltre possibile garantire una fruizione più estesa della chiesa.
Questa Villa del Settecento sarà al centro del rilancio del quartiere genovese di Rivarolo grazie alla determinazione della sua comunità appoggiata dall’Amministrazione comunale.
Il progetto permetterà il restauro della pavimentazione antistante l’ingresso a piano terra della Villa, ridonando al quartiere un luogo di rappresentanza, che si inserisce nel progetto più ampio di restauro dell’edificio, inserito nel piano Triennale dei Lavori Pubblici del Comune di Genova e uno degli interventi che compongono il Piano Urbano Integrato (PUI) di Sampierdarena, finanziato con risorse PNRR. Un recupero spinto anche dalla visibilità ottenuta con la partecipazione alla precedente edizione de “I Luoghi del Cuore” e un grande risultato per i cittadini e per il comitato “Amici di Villa Pallavicini a Rivarolo” che hanno saputo utilizzare il Censimento del FAI quale mezzo per raggiungere un importante obiettivo di comunità.
Il progetto permetterà il restauro del coro ligneo, risalente alla fine del Settecento, che attualmente si trova in precarie condizioni. Il coro è collocato all’interno della chiesa parrocchiale di Guarda Veneta, un piccolo paese dalla vocazione agricola, a ridosso del fiume Po, con circa 1.100 abitanti, che hanno saputo unire le forze per fare ognuno la sua parte: per raccogliere il cofinanziamento per il restauro, infatti, si sono uniti quattordici soggetti, da privati cittadini a una società agricola, dal bar del paese a piccole imprese locali, che hanno versato contributi da 20 a 1.000 euro: un’attivazione davvero corale, che trasmette tanto l’affetto quanto l’assunzione di responsabilità verso il desiderio di prendersi cura del proprio Luogo del Cuore.
Il progetto permetterà il restauro di due statue lignee policrome del Settecento, una raffigurante San Bernardo e una con la Madonna Addolorata, quest’ultima attribuita alla scuola genovese di Anton Maria Maragliano (1664-1739), tra i rinnovatori della tradizione lignea in senso barocco. La Basilica, sorta nel Duecento per volontà della potente famiglia papale dei Fieschi, è uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria e si trova in buono stato generale. L’ottimo risultato ottenuto al censimento permetterà ora di recuperare le due statue, depositarie di una tradizione devozionale molto radicata a livello locale e a riportarle in processione.
Inoltre, studenti e insegnanti delle scuole del territorio, su invito del Parroco, hanno scelto la Basilica come aula scolastica alternativa per riscoprire arte, natura e storia e come si sono intrecciate intorno a questo simbolo del Levante ligure.
A gennaio 2022 l’Associazione Confindustria Alessandria ha annunciato che proprio questo bene sarà la sua nuova “casa”, ponendosi l’obiettivo, dopo anni di abbandono, di ridare accessibilità all'edificio e aprire anche al pubblico gli spazi e gli ambienti. Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo permetterà il restauro del grande dipinto murale Il Sacrificio del Reduce: un’opera realizzata negli anni Trenta, monito contro le conseguenze della guerra. Il dipinto, restaurato nel 1996, risulta oggi molto danneggiato da umidità ed efflorescenze saline. Il progetto presentato al Bando, inserito nel più ampio programma di recupero dell’immobile, farà sì che la Casa del Mutilato diventi in futuro uno spazio di co-housing per varie realtà culturali di Alessandria, ospitando anche mostre, incontri e convegni.