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La facciata rosacea e l'antico campanile, più alto rispetto ai vecchi tetti di Pegazzano, compaiono all'improvviso tra le case del borgo vecchio, testimoniando quanto gli abitanti della zona avessero sempre desiderato avere vicino la casa del Signore. Alla base del campanile un arco in pietra, di linea gotica, ed una targa marmorea indicano a quando risalgono le prime testimonianze storiche dell'edificio sacro. Si racconta che la Chiesa di San Michele Arcangelo è stata edificata nel 1348 e dedicata il 20 febbraio 1349, e lascia supporre che non si tratti di una costruzione ex-novo ma del ripristino o dell'ampliamento di un edificio preesistente. Nella lunetta del portale d'ingresso, di forma ogivale, si trovano ancora tracce di un affresco raffigurante San Michele. Nel XV secolo la zona fu abbandonata per una grave epidemia e tornò ad essere abitata solo nella seconda metà del XVI secolo; da allora, precisamente dal 1570, si sono succeduti venti parroci. Nel corso del '600 un definitivo rimaneggiamento della struttura (innalzamento dell'aula e costruzione del presbiterio) la porta all'aspetto architettonico attuale, anche se la sua storia decorativa non è ancora completata. Molti abitanti di Pegazzano ricordano don Giovanni Battista Calcagno, parroco dal 1915 al 1946, che volle rendere nuovamente bello il luogo della fede dei parrocchiani. L'archivio parrocchiale riporta, nel susseguirsi di date e di lavori intrapresi, di progetti e di acquisti, il cammino per il quale don Calcagno guidò tutta la Comunità Parrocchiale a restituire bellezza e dignità al luogo della Celebrazione Eucaristica. Nel 1929 fu eseguita l'ultima decorazione pittorica di cui oggi si può ancora vedere la bellezza anche se, purtroppo, in stato di pesante rovina. Il progetto decorativo mirava a condurre in alto i nostri cuori rivolgendoli al Signore presente in mezzo al Suo popolo (la Chiesa, ossia noi), che guida e nutre attraverso la fede, massimamente col Mistero Eucaristico celebrato nella S. Messa. Si possono quindi, in questo progetto, individuare sopra l'altare il Santo Arcangelo Michele, raffigurato nella volta dell'abside nell'atto di vincere il diavolo, e tutte le schiere angeliche, rappresentate con i loro nomi e simboli tra le finestre superiori; sulle pareti del presbiterio i quattro Evangelisti ed i santi Pietro e Paolo ricordano la solidità della nostra fede, basata sul Vangelo di Cristo e tramandata dalla Chiesa con la guida del Papa. Tutt'intorno al presbiterio, luogo ove si realizza il Mistero Eucaristico, è scritto, il canto degli angeli Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth. Intorno all'unica navata, si legge l'inizio della nota preghiera all'Arcangelo Michele: Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio (Arcangelo san Michele, difendici nelle lotte della vita). Nella navata si notano anche due altarilaterali del XVII secolo e saltano all'attenzione alcune monofore di epoca Trecentesca, rarissima testimonianza storica nella città, come pure nella controfacciata un'apertura a forma di croce ed i resti di un campanile a vela, che l'ampliamento Seicentesco ha inglobato nella struttura attuale. Interessante anche la porta di accesso al campanile. Non è comune trovare alla Spezia un edificio con testimonianze architettoniche ed artistiche in tal numero così rilevanti e risalenti ad epoche tanto diverse.
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IL BENE
La chiesa venne costruita nel 1348 come ampliamento di un edificio preesistente, fu più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Subì danni durante la Seconda Guerra Mondiale e fu usata come magazzino nel dopoguerra; ulteriori utilizzi impropri hanno provocato un progressivo degrado del bene. Già votata al censimento nel 2012 e nel 2014, la chiesa ha beneficiato di un contributo che ha permesso i restauri degli affreschi del presbiterio. Ulteriori lavori, tra cui uno scavo archeologico, sono in corso, ma lo stato di conservazione dell’edificio resta precario.
PROGETTO SOSTENUTO
L’intervento, realizzato grazie al contributo di 11.000 euro, ha permesso il restauro dei due altari laterali del XVII secolo. Presentato dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo, l'intervento rientrava in un progetto di recupero complessivo del bene che prevedeva una prima fase di consolidamento degli altari, alla quale hanno fatto seguito il discialbo e la pulitura delle superfici. Infine sono stati reintegrati gli stucchi ricostruendo le parti mancanti. I lavori hanno permesso la riapertura della chiesa alla fruizione pubblica e donato dignità a un luogo particolarmente significativo per l’identità della comunità spezzina.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
Il Comitato Pro Chiesa di San Michele Arcangelo è composto da un gruppo di cittadini che con impegno e dedizione ha partecipato a ben tre edizioni del censimento permettendo alla Chiesa di raggiungere, per tre anni consecutivi, risultati eccezionali: è stato il bene più votato in Liguria nel 2016, secondo classificato regionale nel 2014, nel 2012 è stato votato da oltre 5.000 persone. Il Comitato continua il suo lavoro sul territorio affiancando la Parrocchia nelle attività di valorizzazione del bene perché l’attenzione pubblica nei suoi confronti resti alta.
CONTRIBUTO: 11.000 €
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