La Chiesa vecchia di san Michele Arcangelo, nel quartiere di Pegazzano, anticamente era situata all’inizio di una via di collegamento tra la costa occidentale del Golfo e la zona collinare, da cui si scendeva alla costa del Mar Ligure in prossimità delle attuali Cinque Terre. Recenti studi archeologici hanno rilevato per l’epoca medievale una certa importanza di questa via di collegamento, da cui anche se ne intuisce un’importanza sempre maggiore di questa chiesa: infatti le sue dimensioni sono più grandi del necessario rispetto alla popolazione del vicino abitato, che all’epoca della edificazione (o forse riedificazione) nel 1348, come testimonia l’epigrafe esterna al campanile, non era ancora molto numeroso.
Nel XV secolo la zona fu abbandonata per una grave epidemia e tornò ad essere abitata solo nella seconda metà del XVI secolo. In questo periodo un definitivo rimaneggiamento della struttura e la realizzazione di due altari laterali policromi a stucco hanno portato la chiesa all'aspetto architettonico attuale.
Abbandonata nel 1952 in seguito ai danneggiamenti dovuti alla II Guerra Mondiale, fu usata in modo improprio come magazzino ed officina, sebbene la popolazione sperasse di tornarne in possesso ed uso. Inevitabile, comunque, il degrado conseguente ai danni di guerra e agli utilizzi successivi.
Nella navata si trovano alcune monofore di epoca Trecentesca, rarissima testimonianza storica nella città, come pure nella controfacciata un'apertura a forma di croce ed i resti di un campanile a vela, che l'ampliamento Seicentesco ha inglobato nella struttura attuale. Interessante anche la porta di accesso al campanile.
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