Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
COMPIANTO SUL CRISTO MORTO E ALTRE PREGEVOLI TESTIMONIANZE

COMPIANTO SUL CRISTO MORTO E ALTRE PREGEVOLI TESTIMONIANZE

LUGO, RAVENNA

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COMPIANTO SUL CRISTO MORTO E ALTRE PREGEVOLI TESTIMONIANZE
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La chiesa, intitolata a S. Francesco di Paola nel XVIII secolo, era già dedicata alla Vergine Annunziata (perciò detta anche Chiesa di Santa Maria). Si presenta in stile neogotico e risale al 1890, ma sorge sul luogo di una preesistente struttura del '300, più volte ampliata ed infine demolita. Al suo interno conserva opere significative, come il Compianto sul Cristo Morto, un gruppo in terracotta policroma di ignoto plasticatore quattrocentesco, una statua lignea raffigurante la Madonna della Cintura di antica devozione, un crocifisso ligneo ed una raccolta di ex voto di buona qualità.

Il tema iconografico del Compianto sul Cristo morto ha avuto, fin dal XIII secolo, un'enorme diffusione nell'arte sacra, sia nel campo della pittura a partire da Giotto nella Cappella degli Scrovegni, sia in quello della scultura (Niccolò Dell'arca p.es.) e presenta la scena di un episodio evangelico in forma di sacra rappresentazione. Il gruppo di sculture in terracotta policroma qui presente, risalente al XV° secolo, (Lugo era sotto il dominio estense) è di scuola ferrarese. La Madonna della cintura rievoca invece la storia degli abitanti di una frazione costretti a rifugiarsi a Lugo, a causa di eventi alluvionali, (siamo nel 1264), che oltre alle loro povere cose, portarono con sé una statua lignea della Madonna scampata al disastro, ed attorno ad essa ricostruirono la loro comunità.

Il Compianto sul Cristo morto è costituito da un gruppo di figure in terracotta policroma a grandezza naturale, caratterizzate da un accentuato naturalismo e da viva espressività. Il corpo del Cristo, ormai segnato dal rigor mortis è disteso a terra, al centro della scena, mentre le figure degli astanti (identificabili con le tre Marie, San Giovanni evangelista, San Giovanni d'Arimatea e Nicodemo) sono disposte in semicerchio attorno ad esso, in modo da ottenere un evidente effetto teatrale, con lo scopo di suscitare un forte senso di Phatos ed accentuare il coinvolgimento emotivo e devozionale dei fedeli nel tragico evento. La Madonna della cintura, così chiamata per un'ampia fascia che ne cinge i fianchi, probabilmente già venerata nella chiesa di Santa Maria Assunta nell'abitato di Santa Maria in Fabriago, è legata al tradizionale racconto della storia degli abitanti della frazione che, costretti a rifugiarsi a Lugo, a causa degli eventi alluvionali accaduti nel 1264, salvarono, oltre alle loro povere cose, anche la statua lignea della Madonna e attorno ad essa ricostruirono un oratorio e la loro comunità. A rendere plausibili questi fatti è il bellissimo campanile bizantino rimasto testimone solitario nella campagna, tra il nuovo abitato e Conselice, in località Campanile.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le visite guidate, i volontari del FAI, gli apprendisti Ciceroni del Liceo di Lugo ed alcuni studenti del Polo Tecnico, vi racconteranno la storia del nostro territorio, attraverso alcune opere d'arte conservate nella chiesa di San Francesco di Paola. Si potrà ammirare un complesso scultoreo raffigurante il Compianto sul Cristo Morto: un gruppo in terracotta policroma a grandezza naturale, opera di un ignoto plasticatore quattrocentesco di ascendenza ferrarese che, con naturalismo ed espressività, ha messo in scena l'evento tragico della morte di Cristo, alla ricerca di una evidente effetto teatrale. E ancora potrete ammirare una statua lignea di antica devozione, la cosiddetta Madonna della Cintura, che la tradizione lega al XIII secolo e alla storia di una frazione di Lugo colpita dalla alluvione, i cui abitanti, in cerca di rifugio, portano con loro l'immagine sacra (simbolo di identità), per ricostruire attorno ad essa, nella nuova sede, la stessa comunità e un oratorio che poi trasformeranno nel 1300 nella loro chiesa. Insieme a queste, altre opere e nuove storie attendono solo di essere rivelate.

Testo scritto da Bardelli Efrem FAI Lugo, Mario Frontali

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni del Liceo di Lugo (classe IV°), alcuni studenti del Polo Tecnologico ad indirizzo alberghiero, Giovani Volontari del Gruppo FAI di Lugo

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CHIESA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA

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