Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
ISTITUTO D'ARTE PER IL MOSAICO "G.SEVERINI"

ISTITUTO D'ARTE PER IL MOSAICO "G.SEVERINI"

RAVENNA

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ISTITUTO D'ARTE PER IL MOSAICO "G.SEVERINI"
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L'edificio storico che ospita l'Istituto d'Arte per il Mosaico intitolato a Gino Severini, unito al Liceo Artistico Nervi dal 1999, sorge in una antica zona della città, a ridosso delle mura a nord e al confine con il Monastero delle Clarisse Cappuccine. La via, intitolata al figlio di Dante Pietro Alighieri, che qui risiedette, ospitò anticamente il Bargello, vale a dire la Polizia della Città, che diede per lungo tempo nome alla strada.

L'Istituto d'Arte per il Mosaico, fra le pochissime scuole specializzate nella importante arte del mosaico, vitale per Ravenna, nasce nel 1959. Ma già nel 1926, seguendo un'idea nata nell'Accademia di Belle Arti, il noto mosaicista Giuseppe Zampiga aveva dato inizio all'insegnamento della disciplina. La scuola fu promossa da Teodoro Orselli, Antonio Rocchi e Giovanni Guerrini, direttore dell'Ente Nazionale Artigianato e Piccola Industria a Roma, poi direttore della Scuola. Qui, con lo studio delle tecniche sia antiche che contemporanee e del restauro, l'arte del mosaico ha conosciuto una rinascita.

Ospitato in un'antica villa settecentesca, l'Istituto si articola su tre piani e affaccia su un'ampia corte interna su cui si trovano laboratori e depositi. La storia dell'edificio, che vede ampliarsi i propri spazi in funzione delle esigenze della Scuola, si intreccia con la rinascita dell'arte del mosaico a Ravenna nel Novecento, quando la conoscenza dell'antica arte delle tessere, dal taglio ai materiali, ai colori, ha consentito a centinaia di giovani di divenire protagonisti del restauro musivo e contemporaneamente di nuove creazioni artistiche.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La visita si propone di mettere in evidenza l'estrema creatività e la conoscenza tecnica dell'arte musiva mediante i mosaici esposti prodotti degli allievi, spesso divenuti poi protagonisti delle vicende artistiche ravennati. Saranno visitati i laboratori e le aule con lavori degli anni '60 (sotto la direzione del mosaicista Antonio Rocchi) e successivi. Nel cortile, cassoni dei marmi da tagliare, numerosi mosaici che riproducono i capolavori dell'arte musiva antica ravennate, e all'ultimo piano di una dependance, l'archivio dei cartoni preparatori dei mosaicisti. Fondamentale tappa l'apertura delle due ampie sale in cui lo straordinario magazzino degli smalti vetrosi, collocati in appositi piccoli cassetti, offre una documentazione unica in Italia per la varietà di colori da impiegarsi della realizzazione del mosaico. Qui Michelangelo Antonioni girò alcune scene del film Deserto Rosso. Verranno inoltre aperti ai visitatori i laboratori di scultura e mosaico, con dimostrazioni dell'attività laboratoriale.

Testo scritto da Delegazione FAI di Ravenna

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico "Nervi-Severini"

Aperture vicine

COMMENDA DEI CAVALIERI GEROSOLIMITANI

FAENZA, RAVENNA

COMPIANTO SUL CRISTO MORTO E ALTRE PREGEVOLI TESTIMONIANZE

LUGO, RAVENNA

SCAVI ARCHEOLOGICI DI CERVIA VECCHIA

CERVIA, RAVENNA

CASA PASCOLI A SANT'ALBERTO

RAVENNA

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LICEO ARTISTICO NERVI-SEVERINI (SEDE SEVERINI)

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