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Carpaneto Piacentino, piccolo paese caratteristico della provincia di Piacenza, è considerato la "capitale" naturale della Val Chero. Sorge ai piedi delle colline piacentine e, con una superficie di 6324 ettari, conta una popolazione di 7679 abitanti. Nei dintorni troviamo la "Riserva naturale geologica del Piacenziano" e alcuni castelli privati visibili solo esternamente. La zona rientra nel percorso della "Strada dei vini e dei Sapori dei colli piacentini" e della ippovia "Via Francigena".
Nel territorio di Carpaneto P.no troviamo tracce della presenza romana e longobarda e un castello medievale di cui troviamo documentazione già dal 1321. Si tratta del castello Scotti da Vigoleno, il monumento più significativo del comune, in cui è conservato l'unico esempio di aeropittura futurista eseguito da Bot. Il castello è appartenuto alla famiglia Scotti fino al 1908, poi è diventato di proprietà del comune che ne ha fatto la sede degli uffici comunali. Dal 1933 al 1988 ha ospitato anche le scuole elementari.
Nel 1321 le forze ghibelline di Galeazzo Visconti combattevano per distruggere i capisaldi della resistenza guelfa rimasti nel territorio piacentino; è in questo anno che abbiamo notizia, per la prima volta, di Palazzo Scotti, anno in cui appunto il castello venne distrutto e il palazzo rimase l'unico superstite del complesso. Dell'originale Palazzo Scotti sono rimasti solo i possenti muri perimetrali a scarpa e, all'interno, un loggiato con colonne di granito sormontate da capitelli in arenaria con lo stemma degli Scotti. L'edificio è stato sistemato nel 1934: sono stati completati i porticati interni e i sovrastanti corridoi sui lati nord-est, che all'epoca erano al servizio delle classi delle scuole elementari ospitate al piano superiore, fino al 1988, quando entrò in funzione il nuovo Istituto comprensivo. Gli affreschi per abbellire un anonimo salone del Castello vennero eseguiti nel 1934 dal pittore futurista piacentino Osvaldo Barbieri Terribile, in arte BOT.
L'apertura dell'edificio del Comune di Carpaneto è esclusiva, in quanto non è normalmente accessibile al pubblico se non per i normali servizi svolti dagli uffici comunali. I visitatori potranno fare un salto nel passato: sarà approfondita l'evoluzione delle destinazioni d'uso dell'edificio che, da iniziale condizione di castello nobiliare della famiglia Scotti, è passato ad avere una funzione pubblica per i cittadini, ospitando il comune di Carpaneto. Degna di nota sarà la visita alla "Sala Bot", emblema della pittura futurista degli anni Trenta del 1900 e unicum nel suo genere, dipinta dall'artista piacentino Osvaldo Barbieri, detto Bot, con la tecnica dell'aeropittura. La visita inizierà con la spiegazione storica e architettonica del Castello, i visitatori poi accederanno al cortile interno e vedranno la struttura del suo chiostro, accederanno alla Sala Consigliare e alla Sala Bot con il suo bellissimo scalone.
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