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Gli Archivi Storici Diocesani di Bobbio, ospitati nei locali del Seminario Vecchio di Piazza Duomo, da cinquant'anni conservano, custodiscono e salvaguardano un ricco e prezioso patrimonio documentario legato alla storia millenaria della Città, mettendo contestualmente a disposizione dell'utenza il materiale antico e moderno posseduto.
L'inaugurazione degli Archivi Storici Bobiensi avviene il 18 agosto 1973. Quando, nel 1989, la diocesi di Bobbio verrà aggregata a quella di Piacenza, essi diventeranno gli Archivi Storici Diocesani di Piacenza-Bobbio, Sezione di Bobbio. Nonostante le dispersioni avvenute lungo i secoli, oggi agli Archivi sono conservati alcuni Codici e frammenti liturgico-musicali datati dal IX al XVIII secolo; si possono consultare i fondi dell'Archivio Vescovile (XIV-XIX secolo), dell'Archivio Capitolare (IX-XIX secolo), degli Archivi dei Santuari della Beata Vergine dell'Aiuto (XVII-XIX secolo) e S. Maria in Penice, oltre a quelli della Confraternita di San Lorenzo.
Dalla loro fondazione nel 1973, gli Archivi Bobiensi sono allocati nella sede attuale del Seminario Vecchio. Istituito dal vescovo Aulari tra il 1603 e il 1607 su uno spazio cortilizio a lato della Cattedrale, il Seminario verrà nel 1663 sopraelevato di un secondo piano, accompagnato lungo il lato cortile da due ambulacri del chiostro sorretti da pilastri e volte, come appaiono anche oggi. Sul lato destro del giardino si può ancora ammirare la struttura del fianco sinistro del Duomo risalente all'XI secolo. L'antico refettorio è ora sala di lettura, mentre il materiale archivistico occupa attigue sale-deposito.
Gli Archivi Storici Diocesani di Bobbio sono oggi una sezione degli Archivi Storici Diocesani di Piacenza-Bobbio ed è possibile la consultazione dei fondi in essi conservati solo su motivata richiesta e previa autorizzazione del Direttore. Pertanto, l'apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta di alcuni ambienti, normalmente non fruibili, che raccolgono e conservano preziosi codici pergamenacei databili tra il IX e il XV secolo, alcuni dei quali provengono dalla Biblioteca del Monastero di San Colombano, altri appartenevano al Vescovado o al Capitolo della Cattedrale. Tra un Diploma Imperiale del 1027 e un atto notarile del IX secolo, preziosi antifonari miniati e frammenti di antichi codici, mappe e registri delle proprietà della diocesi, i visitatori saranno accompagnati in un viaggio nel tempo tra le "antiche carte" di una città che affonda le sue radici nell'Alto Medioevo e per secoli è stata considerata la "Montecassino dell'Italia settentrionale" grazie alla ricchezza dello "scriptorium" del Monastero di San Colombano.
Archivi Storici Diocesani di Piacenza-Bobbio, Volontari FAI.