Il castello di San Vigilio sorge sul vertice del colle omonimo a 496 m di quota e domina la Città Alta e la pianura. Si tratta di un luogo strategico per proteggere la Città Alta di Bergamo.
Per questo il castello venne potenziato a più riprese nel corso dei secoli. Una fortificazione esisteva già al tempo dei Longobardi e dei Franchi: la prima notizia di una struttura militare risale al 1 febbraio 894. Il castello fu ricostruito nel 1167 quando il Comune decise di rafforzare le difese per fronteggiare le minacce dell’imperatore Federico Barbarossa. Luchino Visconti nel 1345 lo rafforzò e a quest’epoca potrebbe risalire la costruzione dei quattro torrioni circolari. Nel 1428 Bergamo passa sotto il governo della Repubblica di Venezia che nel 1482 allarga il castello e nel 1588 ne avvierà la completa ristrutturazione per adeguarlo alle mutate esigenze di difesa. Nel dicembre del 1796, i Francesi entrati in Bergamo, si impadronirono subito del castello. Vi si insediarono poi gli Austriaci, i quali, scaduto l’interesse strategico, effettuarono varie demolizioni, abbattendo anche la monumentale porta d’accesso attribuita all’architetto Mauro Codussi. Nel 1803 il castello perse la qualifica di fortezza statale e fu messo all’asta per la vendita o l’affitto a privati.
Nel 1912 tutto il colle di S. Vigilio subisce una lottizzazione ed anche aree del forte vengono edificate come luogo di residenza o villeggiatura. Nel 1934 parte dell’antico sedime, fu ceduto alla famiglia Soregaroli , che profuse energie e risorse per riadattare la scalinata e i camminamenti malconci del castello. Infine il Castello di Bergamo in San Vigilio tornerà di proprietà comunale nell 1957.