Le prime notizie storiche riguardanti il casale fortificato di Balsignano sono datate 962: in un documento si parla di un castrum in loco "basiliano". Il nome potrebbe derivare dai monaci seguaci di san Basilio che si sarebbero insediati nelle vicinanze. Nel 988 fu distrutto dai Saraceni durante le loro azioni in Terra di Bari. Venne subito ricostruito e, nel 1092, donato all'abbazia benedettina di Aversa; dal XIII secolo fu posseduto da diversi feudatari. Nel 1349 fu teatro di uno scontro fra esercito filoangiono e quello filoungherese, nel quadro degli scontri per la successione al regno di Napoli. Nel 1526 venne distrutto durante lo scontro tra francesi e spagnoli che si contendevano il possesso dell'Italia meridionale.
Dell'antico casale si conserva la struttura perimetrale realizzata a secco, una costruzione a due livelli con due torri a base rettangolare, la corte con la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e, all'esterno, la chiesa di San Felice in Balsignano.[Fonte: Wikipedia]