Il teatro venne ricavato nella parte retrostante la scuola. Accoglieva circa un centinaio di persone. Qui andavano in scena rappresentazioni di vario genere a cui, dal 1922, si aggiunse il cinematografo. Come ogni altro servizio in Crespi d’Adda, anche il teatro era disponibile gratuitamente. Del resto la presenza del teatro rientra perfettamente nella filosofia alla base della creazione del villaggio, in cui risiedevano solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita dell'intera comunità ruotava attorno alla fabbrica, ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
In questa visione di società era il padrone che provvedeva a tutti i bisogni dei dipendenti e delle loro famiglie cui venivano messi a disposizione l'abitazione e tutti i servizi necessari alla vita della comunità.