Nel 1001 il colle di Montesanto fu donato ai benedettini di Montecassino; nel 1137 l’abbazia già esisteva ed entrò a far parte della Diocesi di Ascoli Piceno. I vescovi di Ascoli ne ricoprirono anche il titolo di abati commendatari dopo l’abbandono del monastero alla fine del XV secolo. Il privilegio passò ai vescovi della diocesi di Montalto delle Marche (oggi San Benedetto del Tronto) un secolo dopo. La chiesa si presenta secondo la veste del XIV secolo, con blocchi squadrati in pietra. La facciata, originariamente accanto al campanile, è stata arretrata nel XVII secolo e l’ingresso oggi avviene attraverso i due piccoli portali sul fianco destro. L’interno, a navata unica e coro rettangolare, conserva un organo di scuola bolognese della metà del ‘600 e un fonte battesimale. Il campanile duecentesco è addossato all’edificio costruito nel XVII secolo come residenza dei Vescovi di Montalto su parte dell’antico e ben più grande monastero. Sono presenti sculture: Di Simone, Caetani.