12 marzo 2024
Visitare I Luoghi del Cuore durante le Giornate FAI di Primavera è un’opportunità unica per scoprire luoghi che sono stati restaurati grazie all’intervento di FAI e Intesa Sanpaolo oppure luoghi che possono sperare in un nuovo futuro di conoscenza e condivisione, grazie all’affetto e all’entusiasmo dei cittadini che li hanno votati.
Scopri i quattro Luoghi del Cuore che potrai visitare sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 fra i 750 siti in 400 città italiane aperti dai delegati e dai volontari FAI.
Di origine medievale e forse la più antica tra le chiese cittadine, sopravvissuta a terremoti, inondazioni e ai bombardamenti del 1943, fu riscoperta casualmente nel 1987 da Duccio Belgiorno su segnalazione di alcuni ragazzi che, giocando a pallone, avevano individuato tracce di pitture parietali all’interno di un dammuso. Il piccolo edificio, che si trovava in pessimo stato di conservazione anche a causa di usi impropri, – fu utilizzato anche come garage – è costituito da un ambiente di circa 45 metri quadrati e da un’abside semicircolare con affreschi che mostrano al centro il Cristo Pantocratore circondato da angeli. Lungo le pareti è visibile una seduta ottenuta dalla roccia calcarea in cui è scavata la chiesa. L’edificio rappresenta la traccia più evidente e conservata di architettura rupestre bizantina nell’area dei Monti Iblei ed era probabilmente il luogo di culto del quartiere grecofono altomedievale della città.
Una storia straordinaria per una chiesa straordinaria che racconta, attraverso il suo palinsesto pittorico, il passaggio dal rito greco ortodosso a quello latino.
L’intervento di recupero degli affreschi è stato possibile grazie alle 30.226 persone che hanno scelto di votare San Nicolò Inferiore come proprio luogo del cuore in occasione del 10° censimento promosso dal FAI.
La basilica di Sant'Andrea, visibile non appena si esce dalla stazione ferroviaria, è uno dei monumenti più importanti e conosciuti di Vercelli, un esempio di architettura in cui convivono il romanico locale e le novità del gotico cistercense.
Nel corso del XVI secolo – quando già ai canonici di San Vittore erano subentrati i canonici regolari lateranensi – venne rifatto il chiostro del monastero, conservando tuttavia le originali colonnine disposte a gruppi di quattro che si osservano ancora oggi. Il complesso ha subito danneggiamenti legati, oltre che all'usura del tempo, ad alcuni eventi bellici, quali l'assedio spagnolo di Vercelli nel 1617.
La basilica fu edificata tra il 1219 ed il 1227 per iniziativa del cardinale Guala Bicchieri. Il cardinale era da poco tornato dall'Inghilterra dove, nel suo ruolo di legato pontificio, si era guadagnato la stima e la gratitudine del re Enrico III, al punto da ottenere come ricompensa le rendite in perpetuo dell'abbazia di Saint Andrew a Chesterton (Cambridge). Con le molte risorse finanziarie disponibili il Cardinale convocò da Parigi a Vercelli alcuni canonici regolari della congregazione di San Vittore e affidò loro la titolarità dell'abbazia di Sant'Andrea nonché dell'ospedale per i pellegrini di cui si iniziò la costruzione nel 1224.
Furono verosimilmente tali canonici, ed in particolare l'abate Tommaso Gallo – già docente all'Università di Parigi – ad importare in terra vercellese le novità dell'architettura gotica, nata nell'Île-de-France.
A distanza di dieci anni dal censimento I Luoghi del Cuore che nel 2014 permise con ben 15.582 voti di utilizzare il contributo ottenuto per avviare il progetto di valorizzazione multimediale della Basilica, la Delegazione FAI di Vercelli riaprirà quest'ultima agli iscritti FAI nella serata di sabato 23 marzo per una visita in notturna. Sarà l’occasione per una visita speciale attraverso la segnaletica immersiva che unisce l'esperienza reale con la tecnologia digitale, offrendo contenuti aggiuntivi e approfondimenti, realizzati in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella Novara Verbano Cusio Ossola e Vercelli e del Segretariato regionale del Piemonte del MiBACT.
Lamoli è un piccolo borgo ubicato nella stretta valle del fiume Meta, a 600 metri sul livello del mare., circondato da boschi e sovrastato dall'Abbazia di San Michele Arcangelo. I monaci benedettini la fecero costruire tra il IX e il X secolo. Di imponenti dimensioni, il complesso comprende la chiesa, il monastero e la foresteria. La chiesa conserva al suo interno un ciclo di affreschi databile al XV secolo e una piccola raccolta di arte sacra e manoscritti esposti nella cripta.
Sono state 24.742 le persone che, nel 2018, hanno scelto di votarla al Censimento I Luoghi del Cuore facendole raggiungere l’ottava posizione della classifica nazionale. Grazie a questo risultato, FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto il restauro del tetto. Durante le Giornate FAI si potrà visitare l'Abbazia e il Museo dei Colori Naturali. Sabato e domenica, sono previste escursioni sui cammini dei monaci, con partenza dal piazzale dell'Abbazia. Vi sarà, inoltre, una visita guidata a ValdericArte, residenza creativa con laboratori nella natura e piccolo orto botanico; sono previsti poi eventi speciali: “Il teatro in poesia” presso il teatro parrocchiale Don Mario Amati e il Concerto del Coro Polifonico Icense di Mercatello Sul Metauro, diretto dal Maestro Guerrino Parri, accompagnato da una performance pittorica, protagonista il pittore Giuliano Del Sorbo.
Tra Modena e Massa Carrara si può percorrere la Via Vandelli, una delle prime strade carrozzabili realizzate in Europa nel XVIII secolo, di cui ancora si conservano tratti integri nell’Appennino Tosco-Emiliano. La Via Vandelli si è posizionata quarta nell’ultimo censimento ed è stata votata da 26.261 persone affinché venga valorizzata come Cammino.
Lungo la Via Vandelli si incontrano borghi suggestivi, tra i quali Montecuccolo, una frazione del Comune di Pavullo in provincia di Modena. Il borgo sorge su un monte boscoso ai piedi del più famoso castello dei Montecuccoli e si dispone con le sue case come una quarta cerchia muraria del complesso castellano.
La visita durante le Giornate FAI cdi Primavera 2024 consiste in una passeggiata all'interno del piccolo borgo per coglierne le caratteristiche relative alla particolare struttura urbanistica, al trebbo, al palazzo porticato con gli stemmi Montecuccoli, alla porta d'ingresso al borgo da cui si gode un completo panorama sulla vallata dello Scoltenna e sul medio Frignano. La visita continua alla scoperta delle testimonianze storiche che gli edifici e gli spazi conservano relative a riti religiosi, al mercato, a eventi pubblici, a personaggi e famiglie notabili. Si proseguirà con la visita alla canonica, in particolare davanti al grande camino di pietra, memoria storica di avvenimenti legati alla chiesa e a don Ercole Montecuccoli, vicario dell'inquisizione, e si concluderà con la visita alla chiesa stessa, un edificio semplice nella struttura, ma ricco di testimonianze storiche e religiose.