30 maggio 2022
La data del 5 giugno per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente – Word Environment Day nasce 48 anni fa per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite intitolata all’Ambiente umano tenutasi a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972: fu in questa occasione che venne adottata la Dichiarazione di Stoccolma che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente.
Proprio l’accezione di “ambiente umano”, espressa in questa storica conferenza, è stata ripresa recentemente dal FAI per fare chiarezza sulla nozione stessa di Ambiente: un indissolubile intreccio tra storia, cultura e natura che vede l’uomo parte responsabile in co-evoluzione con le altre specie del pianeta e a esse indissolubilmente legato.
Nel 2022 è di nuovo la Svezia a ospitare le celebrazioni del World Environment Day, intitolato provocatoriamente “Un solo pianeta - Only One Earth”. Quest’anno si pone l’accento sull’immediata necessità di sviluppare un modello di vita sostenibile, equo per tutti i cittadini del mondo e in equilibrio con tutte le specie viventi. Minacciata dalla crisi ambientale - inquinamento, cambiamento climatico, produzione di rifiuti, perdita di risorse, estinzioni di molte specie sia animali che vegetali – la nostra Terra è un’unica “casa” per tutti suoi abitanti: la crisi del pianeta è la crisi dell’umanità.
Questa ricorrenza è dunque l’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità e sul ruolo che ciascuno può – e deve – svolgere anche nelle piccole azioni quotidiane per salvaguardare l’ambiente attraverso comportamenti virtuosi.
Come Fondazione che ha l’Ambiente al centro del proprio nome, ci impegniamo quotidianamente per promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione dell’ambiente e del paesaggio in tutte le nostre azioni, soprattutto attraverso l’attività concreta nei nostri Beni, veri e propri laboratori di sostenibilità, in cui sperimentiamo, applichiamo e divulghiamo modelli replicabili.
1) Vogliamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2040 utilizzando fonti di energia rinnovabile e a basso consumo, come le pompe di calore. Lavoriamo per l’efficientamento energetico dei nostri Beni, tenendo le temperature interne dove possibile intorno ai 17° d’inverno e rinfrescando naturalmente in estate; utilizziamo lampadine a basso consumo gestite, in alcuni Beni, da segnalatori di presenza. Abbiamo infine installato colonnine di ricarica per le auto e le biciclette elettriche per ridurre l’inquinamento dell’aria e favorire la mobilità “dolce”.
2) Vogliamo ridurre del 30% la nostra impronta idrica entro il 2030 eliminando gli sprechi, utilizzando acque non potabili per tutti gli usi possibili, in modo da essere più resistenti agli effetti presenti e soprattutto futuri di prolungata siccità generati dai cambiamenti climatici. Raccogliamo ad esempio l’acqua piovana nelle cisterne (storiche e non) o la preleviamo con pozzi dalla prima falda per irrigare i giardini e le aiuole, per alimentare le fontane, le coltivazioni e i servizi igienici. Utilizziamo inoltre sistemi e tecniche di irrigazione tradizionali (traditional knowledge) e sistemi a goccia a basso consumo idrico; piantiamo specie vegetali a basso fabbisogno idrico.
3) Difendiamo il suolo proteggendolo dal consumo e dalla perdita di materia organica perché non utilizziamo pesticidi e fertilizziamo la terra senza usare prodotti chimici.
4) Proteggiamo il territorio dal dissesto idrogeologico conservando e ricostruendo i muretti in pietra a secco e con interventi di difesa idraulica e di consolidamento dei versanti attraverso opere di ingegneria naturalistica.
5) Proteggiamo la biodiversità perché siamo amici degli insetti impollinatori e ospitiamo arnie in 14 Beni lasciando prati alti e preferendo essenze nettarifere; sviluppiamo diversi progetti per la tutela di altre specie come i rondoni, i tassi, il tritone alpino e il falco pellegrino.
6) Recuperiamo gli orti e promuoviamo l’agrobiodiversità ripristinando coltivazioni agricole tipiche e tradizionali, senza l’utilizzo di pesticidi e glifosati ma attraverso cicli di manutenzione a mano più impegnativi e utilizzando sostanze organiche come l’acido pelargonico; recuperiamo e coltiviamo semi antichi, reintroducendo varietà genetiche dimenticate.
7) Recuperiamo i pascoli alpini con l’obiettivo di accrescere la biodiversità, arrestare l’abbandono della montagna e delle zone interne. Recuperiamo razze di bovini, caprini e ovini autoctone e in via d’estinzione. Favoriamo la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico.
8) Sosteniamo l’economia circolare e valorizziamo le buone pratiche come il compostaggio verde dei giardini, o la raccolta differenziata per i visitatori e molte altre piccole attenzioni di cui ci facciamo promotori.
9) I nostri cantieri di restauro sono sostenibili. Abbiamo l’obiettivo di ridurre il consumo delle materie prime, favorire l’economia circolare utilizzando negli interventi di restauro e manutenzione materiali di recupero e materiali tradizionali abbinati a soluzioni tecnologiche innovative che permettono di intervenire nella maniera meno invasiva possibile e con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.
10) Educhiamo le nuove generazioni, attraverso programmi di educazione civica e ambientale pensati appositamente per le scuole e per coinvolgere i giovani - cittadini di domani - nell'impegno per la tutela dell’ambiente. Nello stesso tempo attiviamo campagne di sensibilizzazione a livello nazionale per la tutela e la salvaguardia del territorio, del paesaggio e del cambiamento climatico, come le recenti #salvailsuolo, #salvalacqua e #FAIperilClima.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis